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Riaprono musei, monumenti e biblioteca

Riaperti i luoghi della cultura riminesi: primi visitatori a Castel Sismondo, operativi anche Musei e biblioteca Gambalunga

3 mar 2020
Riaprono musei, monumenti e biblioteca

Cinema chiusi e spettacoli fermi, ma da domani riaprono Musei e Monumenti, nel rispetto dei principi generali di cautela e prudenza per l'emergenza Coronavirus. Per tale motivo, le sedi saranno visitabili sulla base dei massimali, ricavati dall’analisi della dimensione spaziale delle sale. Si sottolinea che non saranno consentite visite in sale o spazi che non offrono possibilità di areazione diretta.
Il personale fornirà adeguate informazioni e controllerà affinché i frequentatori rispettino la distanza tra loro di almeno un metro. A tale scopo, non sarà consentito l’ingresso contemporaneo di più di due persone alla volta e sarà richiesto al pubblico, sala per sala, di abbandonare gli spazi per permettere ai visitatori successivi di visionare le sale. 

Per quanto attiene ai servizi di consultazione bibliotecaria e archivistica, gli Istituti Culturali specificano che, in uniformità a quanto accade nelle regioni italiane coinvolte, saranno garantiti il servizio di prestito e la consultazione su appuntamento per singoli studenti o ricercatori. La sala di consultazione Alberoni della Biblioteca di Stato sarà aperta al pubblico per un massimo di 5 studenti contemporaneamente. Anche in questo caso, al fine di consentire a tutti di usufruire del servizio, sarà concesso un tempo di permanenza massimo di 2 ore al giorno per ogni studente.

Riaperti anche i luoghi della cultura riminesi: una decina le persone che nelle prime due ore di apertura hanno varcato la soglia di Castel Sismondo per visitare la mostra Fellini 100. Oltre al Castello si sono riaperte le porte del Museo della città, della Domus del Chirurgo e della Biblioteca Gambalunga: tutti spazi culturali nuovamente a disposizione della città nelle modalità previste dal decreto della presidenza del Consiglio, cioè assicurando una fruizione contingentata o comunque tale da evitare assembramenti di persone, tenendo conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico.


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