Prosegue nella Provincia di Rimini la lotta al fenomeno della prostituzione, praticata sia in abitazione, sia in strada. Rintracciati ieri dagli uomini della Questura, in collaborazione con il Nucleo Prevenzione Crimine, 7 viados brasiliani, due dei quali, rispettivamente di 34 e 28 anni, sono stati arrestati nei locali di un residence della zona per inottemperanza all’ordine di lasciare l’Italia emesso qualche tempo fa. Quattro saranno accompagnati alla Frontiera per la successiva espulsione dal territorio italiano. Ad uno infine è stata notificata l’intimidazione.
Due arresti e il sequestro di diverse sostanze stupefacenti è invece il risultato di un’operazione antidroga condotta dalla Squadra Mobile nella notte fra sabato e domenica scorsi. Dopo prolungati servizi di pedinamento e appostamento, gli agenti hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento in zona Miramare, arrestando Riccardo D’Alleva, 41enne pregiudicato di Ravenna, e Sabrina Fortuna riminese incensurata di 38 anni, colti in flagranza di reato per detenzione di droga e spaccio a giovani acquirenti. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 25 grammi di cocaina, 4 grammi di hashish ed un paio di pasticche di ecstasy, nonché un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi ed una somma di 3000 euro, probabile rendita dell’attività malavitosa.
Due arresti e il sequestro di diverse sostanze stupefacenti è invece il risultato di un’operazione antidroga condotta dalla Squadra Mobile nella notte fra sabato e domenica scorsi. Dopo prolungati servizi di pedinamento e appostamento, gli agenti hanno fatto irruzione all’interno di un appartamento in zona Miramare, arrestando Riccardo D’Alleva, 41enne pregiudicato di Ravenna, e Sabrina Fortuna riminese incensurata di 38 anni, colti in flagranza di reato per detenzione di droga e spaccio a giovani acquirenti. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 25 grammi di cocaina, 4 grammi di hashish ed un paio di pasticche di ecstasy, nonché un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento delle dosi ed una somma di 3000 euro, probabile rendita dell’attività malavitosa.
Riproduzione riservata ©