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Rimini: muore l'anziana vittima del pirata della strada

16 ott 2006
Rimini
Rimini
Le indagini della Polizia proseguono serrate; senza proclami – per non pregiudicare l’esito delle ricerche -, ma l’impressione è che gli inquirenti stiano per chiudere il cerchio. Se il pirata – o psicopatico, o cacciatore di donne, che dir si voglia – verrà preso, dovrà certamente scontare una lunghissima pena detentiva, forse l’ergastolo. Per lui ora, all’accusa di tentato omicidio plurimo, si cumula infatti quella di omicidio volontario perché Ester Melucci non ce l’ha fatta. E' durata 19 giorni la sua agonia. Le sue condizioni del resto erano subito apparse gravissime. Ester - quel 24 settembre: il giorno della mattanza - era stata l’ultima donna ad essere travolta. Stava andando a far visita alla cognata, nei pressi dello Stadio, quando l’ormai famigerata Toyota Advensis nera – risultata rubata - le è piombata addosso. Il pazzo criminale alla guida riuscì poi a far perdere le proprie tracce. Quel giorno – nell’arco di pochi minuti - aveva già investito altre 4 donne. Una di esse – addirittura; una volta a terra – venne colpita con calci e pugni dallo squilibrato. In quell’occasione intervenne un parente della donna. Non riuscì a fermare il pirata della strada, ma lo vide in faccia; e sulla base di questa ed altre testimonianze sarebbe stato preparato un identikit, che il magistrato inquirente ha deciso però di non divulgare alla stampa. Ci sono anche le impronte digitali, lasciate nella vettura usata per gli investimenti. Ma finora, pare non vi sia stato alcun riscontro, con le impronte di pregiudicati.

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