Sono scattate a Rimini, tra polemiche e malcontenti, le limitazioni del traffico per salvaguardare la qualità dell'aria.
Fino al 16 dicembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 dal lunedì al venerdì, non potranno circolare nel territorio comunale i veicoli e ciclomotori pre euro; vale a dire quei mezzi immatricolati prima del 31 dicembre del 92, non catalizzati a benzina o non eco-diesel. E’ stato calcolato che i mezzi in questione sino il 20% di quelli circolanti, vale a dire che oltre 30mila auto da oggi non possono circolare a mare della Statale 16. Le limitazioni torneranno in vigore dal 7 gennaio al 31 marzo 2006, quando la circolazione subirà gli stessi divieti, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 dal lunedì al venerdì, ai veicoli pre-euro e ai non eco-diesel. In questa seconda fase è previsto anche un possibile blocco della circolazione in caso di sforamento delle concentrazioni inquinanti. Federconsumatori e Cgil hanno già chiesto di bloccare questa ordinanza, accusata di penalizzare i cittadini più deboli e le categorie meno abbienti, dagli anziani, ai pensionati, ai giovani che usano il ciclomotore come mezzo alternativo. Oltre all’ordinanza, accusa la federconsumatori, ci saremmo aspettati un intervento strutturale. Invece, il servizio pubblico non è stato potenziato, non esistono corsie preferenziali per gli autobus per permettere di andare e tornare dal lavoro in un tempo ragionevole e si impone di non circolare più con la vecchia auto senza prevedere incentivi per chi vuole cambiare mezzo o trasformarlo a gas o gpl.
Fino al 16 dicembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 dal lunedì al venerdì, non potranno circolare nel territorio comunale i veicoli e ciclomotori pre euro; vale a dire quei mezzi immatricolati prima del 31 dicembre del 92, non catalizzati a benzina o non eco-diesel. E’ stato calcolato che i mezzi in questione sino il 20% di quelli circolanti, vale a dire che oltre 30mila auto da oggi non possono circolare a mare della Statale 16. Le limitazioni torneranno in vigore dal 7 gennaio al 31 marzo 2006, quando la circolazione subirà gli stessi divieti, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 dal lunedì al venerdì, ai veicoli pre-euro e ai non eco-diesel. In questa seconda fase è previsto anche un possibile blocco della circolazione in caso di sforamento delle concentrazioni inquinanti. Federconsumatori e Cgil hanno già chiesto di bloccare questa ordinanza, accusata di penalizzare i cittadini più deboli e le categorie meno abbienti, dagli anziani, ai pensionati, ai giovani che usano il ciclomotore come mezzo alternativo. Oltre all’ordinanza, accusa la federconsumatori, ci saremmo aspettati un intervento strutturale. Invece, il servizio pubblico non è stato potenziato, non esistono corsie preferenziali per gli autobus per permettere di andare e tornare dal lavoro in un tempo ragionevole e si impone di non circolare più con la vecchia auto senza prevedere incentivi per chi vuole cambiare mezzo o trasformarlo a gas o gpl.
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