Partiranno lunedì 24 settembre i lavori per garantire la sicurezza della strada di accesso alla Fortezza di San Leo, gioiello architettonico messo a rischio dal crollo della rupe il 27 febbraio 2014. La conclusione è prevista per dicembre 2019.
Il cantiere, che consoliderà la porzione di rupe sottostante l'unica strada che conduce al borgo, è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con 2 milioni di euro e sarà curato dal Servizio Area Romagna dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.
Prosegue inoltre la collaborazione con l'Università di Roma, già attiva nella progettazione: per approfondire le condizioni strutturali della rupe, saranno analizzate le perforazioni profonde fino a 75 metri compiute durante i lavori, che saranno illustrati in un convegno pubblico con l'assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, Paola Gazzolo. "Dal crollo del 2014, quando si staccò una parete di roccia alta 90 metri, l'impegno della Regione non si è mai fermato", sottolinea l'assessore: "In tutto, finora, sono stati messi a disposizione 6 milioni per la Fortezza che è un elemento dell'identità regionale. Questo è un cantiere indispensabile per la piena fruizione turistica del borgo, finora garantita in via straordinaria con un servizio di navetta e un percorso pedonale. La Regione però guarda già oltre: dopo il consolidamento della parete est, la prossima tappa sono gli interventi su quella a sud, già in corso di progettazione". E' "un passo ulteriore per il ritorno alla normalità", apprezza il sindaco di San Leo, Mauro Guerra.
Il cantiere, che consoliderà la porzione di rupe sottostante l'unica strada che conduce al borgo, è finanziato dalla Regione Emilia-Romagna con 2 milioni di euro e sarà curato dal Servizio Area Romagna dell'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile.
Prosegue inoltre la collaborazione con l'Università di Roma, già attiva nella progettazione: per approfondire le condizioni strutturali della rupe, saranno analizzate le perforazioni profonde fino a 75 metri compiute durante i lavori, che saranno illustrati in un convegno pubblico con l'assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, Paola Gazzolo. "Dal crollo del 2014, quando si staccò una parete di roccia alta 90 metri, l'impegno della Regione non si è mai fermato", sottolinea l'assessore: "In tutto, finora, sono stati messi a disposizione 6 milioni per la Fortezza che è un elemento dell'identità regionale. Questo è un cantiere indispensabile per la piena fruizione turistica del borgo, finora garantita in via straordinaria con un servizio di navetta e un percorso pedonale. La Regione però guarda già oltre: dopo il consolidamento della parete est, la prossima tappa sono gli interventi su quella a sud, già in corso di progettazione". E' "un passo ulteriore per il ritorno alla normalità", apprezza il sindaco di San Leo, Mauro Guerra.
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