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San Marino e Fondazione Principe Alberto di Monaco: vicini ad un accordo sui temi dell'ambiente

di Monica Fabbri
7 nov 2020

Anche i più piccoli possono fare grandi cose per la tutela dell'ambiente, soprattutto se uniscono le forze. E' questo il principio che anima l'incontro fra la Fondazione del Principe Alberto II di Monaco e i Segretari al Territorio e alla Cultura, alla presenza del Console Onorario di Monaco a San Marino Rossana Michelotti

“Siamo qui come Fondazione per stringere un accordo d'intenti con il Governo di San Marino, proprio per affrontare tematiche comuni, che possano dare soluzioni in prospettiva” - spiega il Vice Presidente Marco Colasanti. “Ci occupiamo come Fondazione di finanziare progetti ambientali a livello internazionale e questo potrebbe essere un progetto valido da poter affrontare anche con i Piccoli Stati”. Un incontro, quello di oggi, che sancisce gli ottimi rapporti di amicizia tra San Marino e il Principato di Monaco. Entrambi hanno grandi sogni e sui temi ambientali vogliono fare la differenza.

“Crediamo, proprio per le ridotte dimensioni, di poter costruire un progetto che possa essere di esempio anche per gli altri Stati dell'Unione Europea che hanno aderito all'agenda 2030” - afferma il Segretario al Territorio Stefano Canti. “Con la Fondazione abbiamo potuto approfondire alcune tematiche trovando punti in comune. Cercheremo di coinvolgere il più possibile anche altri paesi”. Impossibile saperne di più, neppure il Segretario alla Cultura Andrea Belluzzi si sbottona, sappiamo che c'è una road map da costruire, tante idee da sviluppare, e che il progetto potrebbe coinvolgere anche l'università. “La ricerca e quindi l'università hanno un ruolo importante per il futuro dell'ambiente e di uno sviluppo sostenibile – spiega Belluzzi, che si dice contento di aver portato ad un tavolo un ente così prestigioso come la Fondazione del Principe Alberto di Monaco e di poter iniziare con il collega Canti un lavoro di confronto. “Sono sicuro che costruiremo qualcosa di interessante insieme”.



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