La violenza in famiglia. Questo il tema scelto dalla società italiana di criminologia per il 22° congresso organizzato in collaborazione con il dipartimento di Studi Giuridici dell’Università degli Studi di San Marino. L’argomento è di drammatica attualità. All’interno delle pareti domestiche spesso infatti si nasconde un inferno in cui le vittime sono quasi sempre le donne.
Tre volte su quattro ad usare violenza, in casa, è il marito, il convivente , l’ex o un parente stretto. Variegato il repertorio degli atti violenti: si va dall’aggressione psicologica a quella fisica, dalla violenza sessuale all’omicidio. E nel 94% dei casi – dato Istat – l’uomo violento, appare all’esterno come una persona “perbene”. Una carriera, spesso brillante, carattere apparentemente mite e a parole severo, contro chi usa violenza.
Il Convegno, apertosi con il benvenuto dei segretari di Stato Francesca Michelotti e Ivan Foschi, e con quello del Rettore, Giorgio Petroni e del Dipartimento di Studi Giuridici Piergiorgio Peruzzi, ha richiamato in Repubblica oltre 400 tra studenti e professionisti della criminologia. Fino a sabato, negli Hotel del centro Storico, tutto esaurito, o quasi.
Tre volte su quattro ad usare violenza, in casa, è il marito, il convivente , l’ex o un parente stretto. Variegato il repertorio degli atti violenti: si va dall’aggressione psicologica a quella fisica, dalla violenza sessuale all’omicidio. E nel 94% dei casi – dato Istat – l’uomo violento, appare all’esterno come una persona “perbene”. Una carriera, spesso brillante, carattere apparentemente mite e a parole severo, contro chi usa violenza.
Il Convegno, apertosi con il benvenuto dei segretari di Stato Francesca Michelotti e Ivan Foschi, e con quello del Rettore, Giorgio Petroni e del Dipartimento di Studi Giuridici Piergiorgio Peruzzi, ha richiamato in Repubblica oltre 400 tra studenti e professionisti della criminologia. Fino a sabato, negli Hotel del centro Storico, tutto esaurito, o quasi.
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