5 anni fa l’assemblea ONU approva la convenzione sui diritti delle persone con disabilità. Sono il 15% della popolazione mondiale, e un quinto di loro si trova a vivere difficoltà significative e discriminazioni in termini di istruzione, reddito, lavoro. I disabili e i loro diritti, molto è stato fatto, ma ancora il divario è forte secondo un approccio che cambia: se si guarda cioè, non più solo alla disabilità in senso medico, alle capacità in termini funzionali, ma secondo un criterio di equità sociale. Atti concreti – dice il segretario alla Sanità, Claudio Podeschi –, ricordando come la riforma previdenziale appena approvata preveda un fondo a garanzia delle fasce non autosufficienti, e dice e “molto hanno fatto le associazioni di volontariato”. Da loro - concorda il direttore dell’ISS Pier Paolo Pasini – viene l’impegno e una sana pressione sulle istituzioni. E sul fronte normativo, già pronta la proposta di legge quadro sulle persone con disabilità. Elaborata dalla Commissione Sammarinese per l’attuazione della convenzione ONU, insiste proprio sul cambio di mentalità. Nel video le interviste a Alessandro Solipica - Dir. U.O. Disabilità e integrazione sociale – ISTAT e Urbano Stenta - Presidente CSD - ONU
a.s.
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