E’ ufficiale. Stando alle ultime ricerche statistiche sulla longevità delle popolazioni, più una nazione è piccola, più si vive. In vetta alla classifica mondiale delle aspettative di vita spicca infatti la presenza dei micro-Stati. Andorra su tutti con una sopravvivenza media di 83,5 anni, a seguire Macao con 81,8 anni e terza proprio la Repubblica di San Marino con una permanenza in vita media di 81,4 anni. Il Titano scalza nazioni come Giappone, Singapore, Australia, Svizzera, Svezia ed Hong Kong. L’Italia figura solo al 14° posto con una vita media di 79,4 anni. Sicuramente un dato confortante per San Marino, a conferma della tendenza in positivo in termini di longevità registrata ormai da tempo in ambito europeo. Ed è naturale pensare che sarebbe riduttivo considerarla solo una questione prettamente fisiologica. Più realistico considerare che i sammarinesi abbiano maturato la consapevolezza di prestare maggiore attenzione alla qualità e allo stile di vita, il tutto chiaramente supportato da un altrettanto attento sistema socio-sanitario. E’ dunque un dato di fatto che una lunga vita non possa prescindere da una buona salute, la quale – a sua volta - va di pari passo con una serie di accorgimenti che coinvolgono sempre di più la sfera alimentare. Ecco allora una conferma e una smentita. La prima riguarda la riduzione del rischio di tumore allo stomaco e di ulcera attraverso il consumo di broccoli. Questi ortaggi contengono, infatti, una sostanza che impedisce la crescita dell’Helycobacter pilori. Mangiarne 100 grammi al giorno allevia l’infezione in pazienti affetti dal batterio. La smentita riguarda, invece, la comune credenza che il caffè decaffeinato protegga il cuore. Secondo una ricerca americana, il deca contiene una quantità di grassi precursori del colesterolo cosiddetto “cattivo” che addirittura danneggia le arterie.
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