Dopo nove anni di negoziato, finalizzato nel dicembre scorso, l'Accordo di Associazione tra Unione europea e San Marino, ora in attesa di firma e ratifica, ha la duplice finalità di regolare la partecipazione al mercato unico e l'integrazione e cooperazione europea del Titano; garantisce inoltre certezze e non discriminazione; regola le quattro libertà (merci, capitali, persone e servizi). E' quanto illustra, nelle premesse, con estrema chiarezza il Prof. Michele Chiaruzzi, in “duetto” con il Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari, i protagonisti riconfermati di questo secondo ciclo di incontri, organizzati da Sums e introdotti dal Presidente Marino Albani, per divulgare e approfondire i contenuti dell'Accordo. "Questo non significa - tiene a precisare - fare propaganda all'accordo, anche a fronte di frange di dissenso nel Paese. Sarebbe già utile comprendere la differenza tra adesione e associazione".
Subito l'accento sui tre fatti fondamentali del quadro istituzionale entro il quale si muove il trattato: San Marino resta innanzitutto Stato terzo, non aderisce, non diventa membro dell'Ue ma per l'appunto socio, “non entra in Europa” ma “è con l'Europa”; l'Unione europea ne riconosce poi la specificità; la Corte di Giustizia Europea, infine, protegge l'accordo. La Repubblica inoltre non ha costi verso l'Ue e non la finanzia. Tra i vantaggi, quello di ottenere più libertà per i sammarinesi e la rimozione di molteplici ostacoli “che sono incrementali – spiega Chiaruzzi – ed imprevedibili”. In poche parole “il valore dei vantaggi è sia presente sia futuro”.
L'importanza di partire dal principio, ovvero dal quadro istituzionale, per meglio inquadrare i temi specifici e i passaggi successivi, il primo rilievo del Segretario agli Esteri. “L'accordo – ribadisce Luca Beccari – ci dà diritto di equivalenza riferito alle persone e alle imprese. Dovremo fare adattamenti normativi – rassicura – ma il nostro Paese non cambia”. Ma cosa succede se non firmiamo? San Marino finisce? “No – risponde deciso – ma ci precludiamo un maggiore sviluppo”. E guarda anche allo stretto rapporto con l'Italia che grazie all'accordo proseguirà su basi rinnovate superando i limiti che ancora ci sono. Sui tempi della firma: “Stiamo lavorando per apporla il prima possibile – fa sapere – il testo dovrà essere tradotto in 25 lingue, poi il Consiglio, nonostante le elezioni, non si ferma, di qui al 31 ottobre ogni data è buona per firmare”.
Spazio alle domande dei cittadini, in sala e da remoto. Nella mole di interazioni pervenute, oltre ai solleciti sul referendum, spicca la questione giovani. “La prospettiva chiave – si è detto – per le giovani generazioni è la fine della discriminazione fuori dai nostri 61 chilometri quadrati”. Una sintesi della serata sarà trasmessa su San Marino Rtv venerdì 8 marzo, alle 21.30.
Nel video le interviste a Michele Chiaruzzi, Direttore Centro Ricerca Relazioni Internazionali UNIRSM; Luca Beccari, segretario di Stato per gli Affari Esteri; Marino Albani, Presidente Società Unione Mutuo Soccorso.