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'San Marino verso l'Europa': focus sul quadro istituzionale, "l'Accordo garantisce certezze e non discriminazione"

Prima serata del secondo ciclo di incontro pubblici, organizzati dalla Società Unione Mutuo Soccorso, per divulgare e approfondire i contenuti dell'Accordo di Associazione con l'Unione europea

di Silvia Pelliccioni
1 mar 2024
Sentiamo Michele Chiaruzzi, Luca Beccari, Marino Albani
Sentiamo Michele Chiaruzzi, Luca Beccari, Marino Albani

Dopo nove anni di negoziato, finalizzato nel dicembre scorso, l'Accordo di Associazione tra Unione europea e San Marino, ora in attesa di firma e ratifica, ha la duplice finalità di regolare la partecipazione al mercato unico e l'integrazione e cooperazione europea del Titano; garantisce inoltre certezze e non discriminazione; regola le quattro libertà (merci, capitali, persone e servizi). E' quanto illustra, nelle premesse, con estrema chiarezza il Prof. Michele Chiaruzzi, in “duetto” con il Segretario di Stato agli Esteri Luca Beccari, i protagonisti riconfermati di questo secondo ciclo di incontri, organizzati da Sums e introdotti dal Presidente Marino Albani, per divulgare e approfondire i contenuti dell'Accordo. "Questo non significa - tiene a precisare - fare propaganda all'accordo, anche a fronte di frange di dissenso nel Paese. Sarebbe già utile comprendere la differenza tra adesione e associazione". 

Subito l'accento sui tre fatti fondamentali del quadro istituzionale entro il quale si muove il trattato: San Marino resta innanzitutto Stato terzo, non aderisce, non diventa membro dell'Ue ma per l'appunto socio, “non entra in Europa” ma “è con l'Europa”; l'Unione europea ne riconosce poi la specificità; la Corte di Giustizia Europea, infine, protegge l'accordo. La Repubblica inoltre non ha costi verso l'Ue e non la finanzia. Tra i vantaggi, quello di ottenere più libertà per i sammarinesi e la rimozione di molteplici ostacoli “che sono incrementali – spiega Chiaruzzi – ed imprevedibili”. In poche parole “il valore dei vantaggi è sia presente sia futuro”.

L'importanza di partire dal principio, ovvero dal quadro istituzionale, per meglio inquadrare i temi specifici e i passaggi successivi, il primo rilievo del Segretario agli Esteri. “L'accordo – ribadisce Luca Beccari – ci dà diritto di equivalenza riferito alle persone e alle imprese. Dovremo fare adattamenti normativi – rassicura – ma il nostro Paese non cambia”. Ma cosa succede se non firmiamo? San Marino finisce? “No – risponde deciso – ma ci precludiamo un maggiore sviluppo”. E guarda anche allo stretto rapporto con l'Italia che grazie all'accordo proseguirà su basi rinnovate superando i limiti che ancora ci sono. Sui tempi della firma: “Stiamo lavorando per apporla il prima possibile – fa sapere – il testo dovrà essere tradotto in 25 lingue, poi il Consiglio, nonostante le elezioni, non si ferma, di qui al 31 ottobre ogni data è buona per firmare”.

Spazio alle domande dei cittadini, in sala e da remoto. Nella mole di interazioni pervenute, oltre ai solleciti sul referendum, spicca la questione giovani. “La prospettiva chiave – si è detto – per le giovani generazioni è la fine della discriminazione fuori dai nostri 61 chilometri quadrati”. Una sintesi della serata sarà trasmessa su San Marino Rtv venerdì 8 marzo, alle 21.30.

Nel video le interviste a Michele Chiaruzzi, Direttore Centro Ricerca Relazioni Internazionali UNIRSM; Luca Beccari, segretario di Stato per gli Affari Esteri; Marino Albani, Presidente Società Unione Mutuo Soccorso. 





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