Un accordo che si rinnova e che rappresenta un segno tangibile della qualità sanitaria ricercata dall’Istituto Sicurezza Sociale, in linea con il piano sanitario e socio sanitario definito nel 2006. Così il Segretario Mauro Chiaruzzi ha introdotto l’udienza dai Capitani Reggenti del direttore generale dell’AUSL di Bologna, Francesco Ripa di Meana.
“Si tratta di un elemento strategico - ha detto Chiaruzzi - che garantisce prestazioni sanitarie di alto livello in un contesto territoriale allargato con le realtà limitrofe. Una rete nella rete, come da tempo perseguito dalla sanità sammarinese”.
Francesco Ripa di Meana, ha parlato della relazione che lega l’Iss al servizio sanitario italiano, in particolare a quello dell’Emilia Romagna, ricordando che la domanda di sanità a livello locale oggi trova risposte sempre più globali grazie alla ricchezza di uno scambio di informazioni continuo.
Viva soddisfazione per gli eccellenti risultati, che hanno raccolto una crescente fiducia da parte dei cittadini, è stata espressa dalla Reggenza che ha parlato anche di incremento qualitativo derivato proprio dalle collaborazioni conseguite dalla struttura ospedaliera. “Non si può che sottolineare quindi - ha concluso la Reggenza - la valenza delle nuove opportunità offerte dalla cooperazione tra sistemi sanitari”.
“Si tratta di un elemento strategico - ha detto Chiaruzzi - che garantisce prestazioni sanitarie di alto livello in un contesto territoriale allargato con le realtà limitrofe. Una rete nella rete, come da tempo perseguito dalla sanità sammarinese”.
Francesco Ripa di Meana, ha parlato della relazione che lega l’Iss al servizio sanitario italiano, in particolare a quello dell’Emilia Romagna, ricordando che la domanda di sanità a livello locale oggi trova risposte sempre più globali grazie alla ricchezza di uno scambio di informazioni continuo.
Viva soddisfazione per gli eccellenti risultati, che hanno raccolto una crescente fiducia da parte dei cittadini, è stata espressa dalla Reggenza che ha parlato anche di incremento qualitativo derivato proprio dalle collaborazioni conseguite dalla struttura ospedaliera. “Non si può che sottolineare quindi - ha concluso la Reggenza - la valenza delle nuove opportunità offerte dalla cooperazione tra sistemi sanitari”.
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