Genitori e ragazzi davanti a una scelta obbligata: rinunciare alla scuola perché manca l'assistenza in aula. Succede in Sardegna dove il genitore di una 19enne disabile denuncia la situazione via Facebook. Nell'istituto frequentato dalla ragazza mancano gli insegnanti di sostegno. Quindi la decisione: ritirare la studentessa piuttosto che lasciarla 'abbandonata' su una sedia. Il post diventa virale e provoca le reazioni dell'intero Paese, dalla politica ai sindacati. E al caso se ne aggiunge un altro, sempre in Sardegna.
La Cgil territoriale parla di “decine di ragazzi” interessati dal problema e si dice pronta allo sciopero. "Le scuole stanno facendo il possibile – sostiene il direttore scolastico regionale Francesco Feliziani - ma il problema è strutturale”. Le risposte degli insegnanti in graduatoria, secondo Feliziani, arriverebbero “con il contagocce”.
Sul tema interviene anche Federico Girelli, docente di Diritto costituzionale all'Università Niccolò Cusano di Roma e figlio dell'ambasciatore di San Marino in Turchia Giorgio Girelli. “Le esigenze finanziarie non giustificano la mancata assegnazione degli insegnanti di sostegno”, scrive in una lettera inviata in redazione, ricordando che il diritto all'istruzione è fondamentale e riconosciuto dalla Costituzione. Girelli ricorda poi una sentenza del Consiglio di Stato, la 2023 del 2017, che definisce procedure da seguire e mezzi di tutela da eventualmente attivare in situazioni del genere.