Folla di telecamere e giornalisti, a Roma, per la presentazione di “Via Crucis”, il nuovo libro di Gianluigi Nuzzi realizzato coi nuovi documenti segreti della Santa Sede che ha dato vita al secondo “Vatileaks”.
Conti completamente fuori controllo, investimenti milionari sballati, utilizzati perfino per acquistare armi, soldi della beneficenza che non arrivano ai bisognosi se non in minima parte, un ginepraio di finanziarie, 400 conti correnti bloccati allo Ior, un patrimonio immobiliare da miliardi di euro, ma in appartamenti principeschi, anche da 700 metri quadri, vivono solo alcuni cardinali, carteggi spariti che poi riemergono, contenenti il nome di Michele Sindona. Tutto nero su bianco.
C'era davvero la stampa di tutto il mondo ad assistere alla presentazione del nuovo libro di Gianluigi Nuzzi, “Via Crucis”, titolo che si riferisce agli sforzi compiuti da Papa Francesco nel tentare di mettere ordine nelle finanze vaticane, a quanto pare ostacolato in ogni modo. Nuzzi è arrivato accolto come una rockstar.
Prima di lui Emiliano Fittipaldi ha presentato l'altro volume, “Avarizia”, a sua volta realizzato coi documenti segreti all'origine del nuovo scandalo. “Nessun documento rubato”, ha subito chiarito l'editore di “Via Crucis”, Lorenzo Fazio. Un libro contro il Vaticano? Non proprio: Nuzzi esalta l'opera di Papa Francesco, che vuole far pulizia nonostante “l'inerzia e l'ostracismo”, ha detto, da parte di chi, invece, avrebbe dovuto fornire documenti utili alla riforma economica. Per il portavoce vaticano, Federico Lombardi, i due libri dicono cose “già note” e il Vaticano sa bene cosa fare, proprio alla luce della ricognizione compiuta da quella Commissione di cui facevano parte monsignor Balda e Francesca Chaoqui, finiti in manette per la fuga di notizie. Nessun nuovo indagato, dice Padre Lombardi, mentre si attendono altri interrogatori.
Francesca Biliotti
Conti completamente fuori controllo, investimenti milionari sballati, utilizzati perfino per acquistare armi, soldi della beneficenza che non arrivano ai bisognosi se non in minima parte, un ginepraio di finanziarie, 400 conti correnti bloccati allo Ior, un patrimonio immobiliare da miliardi di euro, ma in appartamenti principeschi, anche da 700 metri quadri, vivono solo alcuni cardinali, carteggi spariti che poi riemergono, contenenti il nome di Michele Sindona. Tutto nero su bianco.
C'era davvero la stampa di tutto il mondo ad assistere alla presentazione del nuovo libro di Gianluigi Nuzzi, “Via Crucis”, titolo che si riferisce agli sforzi compiuti da Papa Francesco nel tentare di mettere ordine nelle finanze vaticane, a quanto pare ostacolato in ogni modo. Nuzzi è arrivato accolto come una rockstar.
Prima di lui Emiliano Fittipaldi ha presentato l'altro volume, “Avarizia”, a sua volta realizzato coi documenti segreti all'origine del nuovo scandalo. “Nessun documento rubato”, ha subito chiarito l'editore di “Via Crucis”, Lorenzo Fazio. Un libro contro il Vaticano? Non proprio: Nuzzi esalta l'opera di Papa Francesco, che vuole far pulizia nonostante “l'inerzia e l'ostracismo”, ha detto, da parte di chi, invece, avrebbe dovuto fornire documenti utili alla riforma economica. Per il portavoce vaticano, Federico Lombardi, i due libri dicono cose “già note” e il Vaticano sa bene cosa fare, proprio alla luce della ricognizione compiuta da quella Commissione di cui facevano parte monsignor Balda e Francesca Chaoqui, finiti in manette per la fuga di notizie. Nessun nuovo indagato, dice Padre Lombardi, mentre si attendono altri interrogatori.
Francesca Biliotti
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