Andare verso l'abolizione delle province. E “il governo favorirà iniziative parlamentari” in tal senso. Lo ha detto il premier Mario Monti, nel suo intervento alla Camera di oggi pomeriggio.
Una pesante compressione è già stata approvata dal consiglio dei ministri: via le giunte, via pure i compensi dei consiglieri che da 40 diventano 10. Non saranno più eletti dai cittadini ma nominati dai comuni. L'intenzione del nuovo governo mobilita gli animi dei presidenti delle provincie, e tra loro c'è Stefano Vitali a capo di Rimini che oggi ha scritto una lettera aperta ai suoi dipendenti e collaboratori. Se da una parte apprezza l'impegno di Monti a traghettare l'Italia fuori dalla crisi dall'altra scrive: "Faccio invece fatica a trovare ragionevole, e utile all’Italia, il provvedimento previsto nella manovra finanziaria che verrà sottoposta al voto del Parlamento e che anticipa il processo di cancellazione delle Province". Il provvedimento è in itinere e richiede una modifica della Costituzione. Le province hanno infatti specifiche funzioni che bisogna riallocare. Se il provvedimento passa “comporterà in primis una revisione sensibile della proposta di bilancio 2012 e del piano triennale degli investimenti” scrive Vitali. L'invito è quello di continuare a lavorare con forte senso di responsabilità.
Valentina Antonioli
Una pesante compressione è già stata approvata dal consiglio dei ministri: via le giunte, via pure i compensi dei consiglieri che da 40 diventano 10. Non saranno più eletti dai cittadini ma nominati dai comuni. L'intenzione del nuovo governo mobilita gli animi dei presidenti delle provincie, e tra loro c'è Stefano Vitali a capo di Rimini che oggi ha scritto una lettera aperta ai suoi dipendenti e collaboratori. Se da una parte apprezza l'impegno di Monti a traghettare l'Italia fuori dalla crisi dall'altra scrive: "Faccio invece fatica a trovare ragionevole, e utile all’Italia, il provvedimento previsto nella manovra finanziaria che verrà sottoposta al voto del Parlamento e che anticipa il processo di cancellazione delle Province". Il provvedimento è in itinere e richiede una modifica della Costituzione. Le province hanno infatti specifiche funzioni che bisogna riallocare. Se il provvedimento passa “comporterà in primis una revisione sensibile della proposta di bilancio 2012 e del piano triennale degli investimenti” scrive Vitali. L'invito è quello di continuare a lavorare con forte senso di responsabilità.
Valentina Antonioli
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