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Segretario Ciavatta ai Sindaci di Rimini: “Piena collaborazione. Ma per noi è anche pandemia economica”

All'appello lanciato dal Presidente e da alcuni Sindaci della Provincia di Rimini, offre immediata e piena corrispondenza il Segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta: “Pronti a riaprire l'unità di crisi”

di Annamaria Sirotti
30 ott 2020
L'intervista al Segretario di Stato Roberto Ciavatta
L'intervista al Segretario di Stato Roberto Ciavatta

“Abbiamo tutta la volontà e la disponibilità, come fatto nei mesi di marzo e aprile di confrontarci con i territori limitrofi”. Risponde così all'appello alla collaborazione - lanciato dal Presidente della Provincia di Rimini, Riziero Santi – il Segretario alla Sanità, Roberto Ciavatta: “Siamo pronti a riaprire l'unità di crisi – aggiunge – tenendo però in considerazione le nostre specificità. Concordo con quanto scritto dai Sindaci – dice - cioè che 'il virus non ha frontiere' e che il nostro è un territorio unico. E proprio noi, nella prima fase dell'emergenza, abbiamo chiesto esplicitamente di essere considerati parte di un territorio. Ma abbiamo una specificità, che riguarda, per esempio, la non disponibilità di accesso a fondi per i ristori. Dobbiamo in qualche maniera fronteggiare anche la 'pandemia economica' e garantire alle nostre attività di poter stare sul mercato. Questo – osserva - non vuol dire che si voglia fare concorrenza sleale o che chiediamo di salire a San Marino dal circondario. Abbiamo la necessità di garantire, con la salute, anche l'economia”. 

Ricorda, peraltro, anche insieme al segretario al Turismo, Federico Pedini Amati, come l'ultimo decreto sammarinese abbia introdotto la sospensione delle attività legate a balli, discoteche, nightclub, nonché introdotto il divieto di fare feste.

Il Segretario alla Sanità torna poi sulla reintroduzione dello stato d'emergenza sanitaria a San Marino, disposto ieri: “Quando abbiamo tolto lo stato d'emergenza, a fine primavera, si contavano zero casi positivi; avevamo screenato tutta la popolazione, trovando anche gli asintomatici. In questa fase – spiega Ciavatta - c'è un ritorno dei sintomatici, così come di un gran numero di asintomatici. L'emergenza è uno strumento tecnico che dà la possibilità di operare delle scelte molto più celermente, sia per quanto riguarda la Protezione Civile, sia per quanto riguarda la struttura ospedaliera”. 



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