Il “Progetto anti-fumo” risponde all’istanza d’arengo accolta nella seduta del 12 settembre, che chiedeva maggiori tutele circa l’esposizione al fumo passivo, e si inscrive nel solco della Convenzione quadro dell’OMS per la lotta al tabagismo, ratificata dal Consiglio Grande e Generale nel 2004 e del Piano sanitario e socio-sanitario, approvato il 21 febbraio 2006. In Europa muoiono ogni anno per fumo passivo 79mila adulti. 72mila lo subiscono tra le mura domestiche, 7mila sul posto di lavoro. Il progetto, promosso dalla Segreteria di stato per la sanità, in collaborazione con le Segreterie di stato per la Cultura, l’Informazione e le Politiche Giovanili, gode dell’alto patrocinio dell’Eccellentissima Reggenza. Tre i livelli di intervento programmati: una campagna informativa multimediale, diretta soprattutto ai giovani; la costituzione di una commissione permanente, che coinvolge professionisti, tecnici e rappresentanti del mondo del volontariato con il compito di effettuare monitoraggi, studi e proposte; infine l’adeguamento della legge sammarinese alle normative europee più evolute. “La campagna antifumo non è contro nessuno - ha precisato il Segretario alla Sanità, Fabio Berardi – l’obiettivo è quello di tutelare la salute pubblica, giungendo ad una civile e rispettosa convivenza tra fumatori e non fumatori. Bisogna prima di tutto cambiare la cultura per sensibilizzare le persone al problema. In tal senso – ha poi concluso – sarà determinante il ruolo di sensibilizzazione dei media". Il nuovo progetto di legge è già allo studio. Tra le novità introdotte dal nuovo testo il fatto che non si insista sul divieto di fumo, quanto sul permesso di fumo negli appositi siti specificati e l’estensione a tutti i locali chiusi, anche privati, aperti al pubblico, del divieto di fumo, quindi anche agli ambienti di lavoro.
Riproduzione riservata ©
