Si sono dati appuntamento in trenta, e armati di cartelli hanno stazionato per due ore davanti al Castello di Acquaviva, mentre si stava svolgendo il confronto elettorale tra le due coalizioni. Il Comitato per la tutela della salute pubblica non si ferma, e chiede alla politica risposte chiare, ribadendo un forte no alla sottostazione elettrica di Gualdicciolo. Mercoledì i rappresentanti del Comitato non hanno potuto dare voce alla protesta perché il dibattito escludeva l’intervento diretto dei cittadini. Ma i timori erano tutti lì, scritti nero su bianco su grossi cartelli: paure legate alla salute, un diritto di tutti, e qualche polemica per il confronto blindato.
La lotta del Comitato è iniziata a luglio con la raccolta di 650 firme. “All’inizio – spiega Rosanna Sciutti – tra i cittadini c’era molta rassegnazione, pochi credevano che saremmo riusciti a smuovere le acque dato che sembrava tutto fatto. Ma dopo le firme l’umore è cambiato, la gente si è attivata e nuove persone ci stanno sostenendo”.
Il Comitato spera di strappare una promessa alle coalizioni, in modo da non avere sorprese dopo il 9 novembre. Una presa di posizione c’è stata, perché rispondendo alle domande dei giornalisti i candidati si sono impegnati a rivedere la questione e trovare soluzioni alternative. I cittadini di Acquaviva ribadiscono di non essere contrari alla sottostazione, ma al fatto che venga costruita vicino ad abitazioni.
La lotta del Comitato è iniziata a luglio con la raccolta di 650 firme. “All’inizio – spiega Rosanna Sciutti – tra i cittadini c’era molta rassegnazione, pochi credevano che saremmo riusciti a smuovere le acque dato che sembrava tutto fatto. Ma dopo le firme l’umore è cambiato, la gente si è attivata e nuove persone ci stanno sostenendo”.
Il Comitato spera di strappare una promessa alle coalizioni, in modo da non avere sorprese dopo il 9 novembre. Una presa di posizione c’è stata, perché rispondendo alle domande dei giornalisti i candidati si sono impegnati a rivedere la questione e trovare soluzioni alternative. I cittadini di Acquaviva ribadiscono di non essere contrari alla sottostazione, ma al fatto che venga costruita vicino ad abitazioni.
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