“Ci sentiamo ottimisti, e questo ottimismo non nasce da invenzioni. Sto preparando una lettera di ringraziamento all’Ambasciata cubana di Roma, ma non posso sbilanciarmi perché la delicatezza, in questa fase, è assoluta”. Queste le parole di Massimo Ercolani, fratello di Gianfranco, tornato da L’Avana dove, assieme all’Ambasciatore di Cuba a San Marino Luca Brandi, ha tentato di imprimere una svolta nella vicenda che vede protagonista il fratello, in carcere ormai da oltre nove mesi, per essere rimasto coinvolto nella morte di una 17enne cubana, avvenuta per overdose. “Mio fratello sta abbastanza bene – ci ha raccontato Massimo – anche se le sue condizioni di salute non sono ottimali. Sperava di ricevere una buona notizia per Natale, ma lo abbiamo dovuto disilludere. Abbiamo atteso tutto questo tempo, ora c’è uno spiraglio di speranza cui aggrapparci”.
I capi d’imputazione per Gianfranco Ercolani non si conoscono ancora ma, pare, le conclusioni dell’indagine istruttoria sarebbero favorevoli per il sammarinese. Il segretario agli Esteri Fabio Berardi ipotizza che la sentenza del processo possa arrivare nel prossimo marzo. A quel punto dovrebbe essere già stato perfezionato l’accordo tra Cuba e San Marino, che consentirebbe di far scontare l’eventuale pena di Ercolani nel suo paese d’origine, vicino ai suoi cari.
I capi d’imputazione per Gianfranco Ercolani non si conoscono ancora ma, pare, le conclusioni dell’indagine istruttoria sarebbero favorevoli per il sammarinese. Il segretario agli Esteri Fabio Berardi ipotizza che la sentenza del processo possa arrivare nel prossimo marzo. A quel punto dovrebbe essere già stato perfezionato l’accordo tra Cuba e San Marino, che consentirebbe di far scontare l’eventuale pena di Ercolani nel suo paese d’origine, vicino ai suoi cari.
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