Un episodio illegale e crudele, molto più vigliacco rispetto ad altri segnalati recentemente dall’Associazione sammarinese Protezioni Animali. Perché chi all’alba di domenica ha sparato nel parco di Montecchio l’ha fatto contro dieci animali chiusi in un recinto, che non avevano neppure la possibilità di scappare. Per questo l’Apas sporgerà denuncia contro ignoti, e si costituirà parte civile qualora venissero individuati i colpevoli della mattanza: tre femmine di daino uccise, una ferita in maniera grave. Dopo aver sparato, i colpevoli hanno forzato il lucchetto del cancello, portandosene via due: forse per problemi di spazio o per la fretta, hanno lasciato il corpo della terza femmina caduta sotto i loro colpi dentro il recinto, dove l’hanno trovato le guardie ecologiche durante il sopralluogo di routine, domenica mattina. Sul corpo dell’animale sarà effettuato un esame autoptico, nella speranza di trovare una bossola che aiuti a capire l’arma usata dai bracconieri: forse, una carabina da caccia a raggi infrarossi. Stabili infine le condizioni del daino femmina rimasto ferito: colpita da uno sparo al torace nella parte sinistra, l’animale è ancora sotto antibiotico e in prognosi riservata. Se la caverà soltanto se centri nervosi importanti non sono stati compromessi, ma questo si potrà accertare solo nei prossimi giorni. Nel frattempo in una nota l’Associazione Sammarinese Protezione Animali informa che continuerà a raccogliere testimonianze ed a mantenere viva l’attenzione sull’episodio, per “giungere quanto prima ad individuare i colpevoli ed a punirli con gli strumenti legislativi previsti”.
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