E' alla ricerca di una strategia, la Francia, dopo la carneficina di Parigi, e probabilmente c'è ora la consapevolezza di non poter fare a meno della Russia: che da subito è apparsa la più determinata nel combattere il jihadismo e che ora chiede ai Paesi europei, del Nord America e del Medio Oriente di formare una coalizione anti-terrorismo come quella che sconfisse Hitler. Nel pomeriggio Hollande ha parlato al telefono con Vladimir Putin, che dal canto suo ha già dato l'ordine: le navi da guerra che si trovano nel Mediterraneo – e che nelle ultime ore avevano lanciato missili da crociera su Raqqa -, coopereranno da subito con le forze navali francesi. Utilizzati anche bombardieri strategici. Mosca ha tra l'altro confermato che a causare la tragedia dell'Airbus precipitato nel Sinai è stato un ordigno artigianale. I responsabili – ha detto Putin - saranno scovati “ovunque si nascondano”. In mattinata, invece, all'Eliseo l'incontro del Presidente francese con John Kerry. Da registrare la richiesta di un maggior coinvolgimento militare, degli altri Paesi UE, nella lotta al DAESH. “L'Europa unita risponde si”, ha detto l'alto rappresentante per gli Affari esteri Mogherini, annunciando il sostegno unanime all'attivazione della clausola di difesa collettiva prevista dal Trattato di Lisbona. Le autorità francesi pretendono mano libera anche sul piano finanziario, e annunciano che non verranno rispettati gli impegni di bilancio comunitari, per concentrare le risorse nella sicurezza. Dai media si apprende che sono due i presunti artificieri delle stragi, arrestati in Belgio. 5, invece, i fermi di sospetti in Germania. Parigi, nel frattempo, prosegue con i propri strike aerei contro il Daesh.
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