Su 151 società impegnate in attività riguardanti la cura del corpo, poche le strutture sanitarie in senso stretto operanti in Repubblica. E’ quanto emerge dal censimento effettuato a gennaio 2005 e richiesto dall’Authority proprio per avere un quadro chiaro della situazione. Nello specifico, una sola casa di cura svolgeva attività chirurgiche; 8 i poliambulatori; 33 il totale tra ambulatori e studi medici; 2 le strutture socio-sanitarie operative; una struttura socio-educativa autorizzata. 42, infine, quelle odontoiatriche-odontotecniche. Le restanti società si occupavano di attività a carattere puramente estetico. Sempre nel 2005, sono state sottoposte all’esame dell’Authority, 38 richieste di rilascio dell’autorizzazione per la realizzazione di strutture private, di cui 30 prettamente sanitarie, 4 di tipo socio-sanitario e 4 socio-educative. Il compito di esaminare periodicamente le varie pratiche ed eseguire sopralluoghi per verificare la conformità delle strutture ai requisiti è stato affidato ad un apposito gruppo tecnico.
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