Il servizio di igiene ambientale, il centro naturalistico, l’ufficio gestione risorse agrarie metteranno a disposizione della facoltà di scienze e tecnologie dell’Università di Urbino i dati che costantemente raccolgono, per fotografare l’esistente e rendere il nostro Paese migliore sotto l’aspetto ambientale. Così il Segretario di Stato per il territorio Marino Riccardi illustra il progetto che dovrà, entro la fine dell’anno, presentare le linee guida per la valutazione dell’impatto ambientale. Ogni decisione che verrà presa sul territorio, sottolinea Riccardi, sarà sottoposta a questa valutazione.
La convenzione si sviluppa su tre livelli. Il primo, spiega Riccardo Santolini dell’Università di Urbino, dovrà comporre il quadro delle matrici ambientali. Il secondo redigere le linee guida sulla valutazione di impatto ambientale e il terzo utilizzare questi aspetti come indicatori ecologici. Sarebbe importante, aggiunge Santolini, avere una struttura che possa coordinare queste informazioni, una sorta di “sportello ambientale”. Intanto è interessante sapere che San Marino e l’area della Valmarecchia hanno grandissimi potenzialità. Ci sono indicatori, spiega Andrea Suzzi Valli del centro naturalistico, come la presenza del falco pellegrino, di altri rapaci, pipistrelli, alcuni anfibi e rettili, che testimoniano un ambiente ancora potenzialmente produttivo nonostante le interferenze ambientali.
La convenzione si sviluppa su tre livelli. Il primo, spiega Riccardo Santolini dell’Università di Urbino, dovrà comporre il quadro delle matrici ambientali. Il secondo redigere le linee guida sulla valutazione di impatto ambientale e il terzo utilizzare questi aspetti come indicatori ecologici. Sarebbe importante, aggiunge Santolini, avere una struttura che possa coordinare queste informazioni, una sorta di “sportello ambientale”. Intanto è interessante sapere che San Marino e l’area della Valmarecchia hanno grandissimi potenzialità. Ci sono indicatori, spiega Andrea Suzzi Valli del centro naturalistico, come la presenza del falco pellegrino, di altri rapaci, pipistrelli, alcuni anfibi e rettili, che testimoniano un ambiente ancora potenzialmente produttivo nonostante le interferenze ambientali.
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