E’ un giudizio articolato quello che il Rettore dell’Università degli Studi di San Marino, Giorgio Petroni dà a quanto sta accadendo in Italia sul fronte della scuola. “Da noi nessuna particolare percezione delle tensioni in atto e nemmeno evidenti segni di protesta, in quanto – dice il responsabile dell’ateneo sammarinese – i nostri corsi di laurea sono ben strutturati e con elevate prospettive di occupazione per gli studenti, al contrario di ciò che avviene oltre confine”.
Secondo Petroni, in Italia c’è stata una buona dose di lassismo: non sempre le università hanno utilizzato gli spazi di autonomia a loro concessi nella maniera dovuta. “Questa situazione qui non c’è – dichiara – ma l’esperienza italiana insegna ed è necessario evitare certi errori, cercando di fare cose con una forte aderenza alla realtà economica e culturale che ci circonda, per rispondere preparati alle richieste che arrivano dal mondo del lavoro”. “Va detto però – conclude Petroni – che non tutto è da buttare. Accanto a problemi di occupazione sorti dalla moltiplicazione delle facoltà e alle inadempienze alimentate forse dalla classe politica, non bisogna dimenticare che l’università italiana ingloba aree di eccellenza ammirate in tutto il mondo”.
Secondo Petroni, in Italia c’è stata una buona dose di lassismo: non sempre le università hanno utilizzato gli spazi di autonomia a loro concessi nella maniera dovuta. “Questa situazione qui non c’è – dichiara – ma l’esperienza italiana insegna ed è necessario evitare certi errori, cercando di fare cose con una forte aderenza alla realtà economica e culturale che ci circonda, per rispondere preparati alle richieste che arrivano dal mondo del lavoro”. “Va detto però – conclude Petroni – che non tutto è da buttare. Accanto a problemi di occupazione sorti dalla moltiplicazione delle facoltà e alle inadempienze alimentate forse dalla classe politica, non bisogna dimenticare che l’università italiana ingloba aree di eccellenza ammirate in tutto il mondo”.
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