Un giovane sammarinese e la sua fidanzata, residente in Repubblica, sono in vacanza nello Yucatan, la località balneare messicana investita dall’uragano Wilma. La coppia sta bene ed ha trascorso la notte in un rifugio anticiclone, dove sono state ospitate circa 12mila persone. Da San Marino ha prenotato il viaggio in Messico anche un'altra coppia di italiani che aveva già fissato per domani il volo di rientro. Impossibile, per le famiglie, contattare i 2 ragazzi perché l’unica linea telefonica riattivata è utilizzata, come sempre in questi casi, per le emergenze. La Segreteria di Stato per gli affari esteri è in costante contatto con la Farnesina e ha già attivato la propria diplomazia in Messico per seguire la situazione. La zona degli alberghi di Cancun, la grande località turistica dello Yucatan, è inondata dalla pioggia e dal mare e l’acqua ha raggiunto in alcuni punti 8 metri di altezza. Venti a 220 chilometri orari colpiscono case e alberi e hanno costretto migliaia di turisti a mettersi al riparo. Le lamiere dei tetti volano via dalle case a Playa del Carmen e vengono sospinte pericolosamente per le strade come dei frisbee. La tempesta, che procede lentamente, sferza la costa da oltre 24 ore e dovrebbe rimanere nell'area almeno fino alla notte, facendo aumentare il rischio di un disastro. Le autorità dicono che finora non si hanno notizie di morti a causa dell'uragano. L’uragano ha riversato ieri 590 millimetri di pioggia sull'Isola Mujeres, un record per il Messico. Wilma - categoria 4, la seconda più intensa per un uragano - ha un diametro insolitamente ampio di 800 chilometri. Da domani dovrebbe incominciare a colpire con forza la Florida.
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