Si è conclusa con l’atterraggio a Bologna del loro aereo, l’odissea di Alessandra e Michele i due giovani fidanzati sammarinesi, che si trovavano a Cancun in Messico in vacanza, nel bel mezzo dell’uragano Wilma. “Domenica 16 ottobre, quando siamo arrivati a Cancun nel nostro albergo – ci racconta Alessandra – non c’era alcuna avvisaglia di quello che stava per accadere. Martedì 18 ottobre – prosegue Alessandra – dalla Cnn abbiamo appreso che era in arrivo Wilma. Le guide turistiche del posto ci hanno detto che la notizia non era da prendere sul serio perché pochi giorni prima era passato l’uragano Stan, e non capita mai che due uragani passino nella stesso zona a pochi giorni di distanza”. La mattina successiva, quella del 19 ottobre, lo scenario è però cambiato radicalmente. “Sotto la porta della camera d’albergo – racconta Alessandra – abbiamo trovato un foglio con l’ordine di evacuazione dell’albergo per motivi di sicurezza, entro 24 ore”. Qui è finita la vacanza dei due ragazzi ed e’ cominciata l’odissea. “Tutti i clienti del nostro albergo – prosegue Alessandra - sono stati trasferiti in una specie di bunker, situato in un altro albergo a circa 200 metri dal nostro. Una struttura in muratura che avrebbe dovuto ospitare non piu’ di 200 persone e invece eravamo 480. Abbiamo trascorso lì, 4 giorni e tre notti. Ogni persona aveva circa un metro quadrato a disposizione. Solo 2 le toilette. Inizialmente potevamo uscire all’esterno, poi le porte sono state bloccate. Ma l’acqua filtrava dal soffitto e dalle pareti”. Una situazione al limite della vivibilità, fino a mercoledì 25 ottobre, quando tra mille difficolta’ i due ragazzi sono riusciti ad arrivare a Merida e a salire su un aereo, per tornare in Italia. Insieme agli altri italiani che si sono affidati al medesimo tour operator, chiederanno il rimborso della vacanza. Sostengono di non aver avuto la minima assistenza da parte di chi li avrebbe dovuti tutelare in questa brutta avventura. “L’aiuto invece – ci tengono a dire Alessandra e Michele – l’abbiamo avuto da Paolo Rondelli della segreteria agli affari esteri che ci ha aiutato e assistito a livello diplomatico, ma anche umanamente, per poter rientrare a casa sani e salvi. Un grazie – concludono i due fidanzati – anche all’ambasciata d’Italia a San Marino”.
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