Il pressing della Segreteria Esteri sugli organismi internazionali – nella convinzione che sia necessario, nel rapporto con l'Unione Europea, sviluppare una rete di relazioni molto più forti sul piano politico - sta dando i suoi frutti: la questione vaccini approda in Parlamento Europeo. I tre eurodeputati Anna Bonfrisco, Marco Dreosto e Luisa Regimenti del gruppo Identità e Democrazia, interrogano sull'accesso di San Marino ai meccanismi di approvvigionamento.
Fanno riferimento a decisioni di Parlamento e Consiglio d'Europa sulle gravi minacce per la salute a carattere transfrontaliero, e al fatto che il meccanismo di appalto congiunto sia accessibile solo a Stati membri, dell'EFTA e a paesi candidati all'adesione. La salute non ha confini. “E se addirittura dentro ai confini dell'Unione Europea qualcuno si è dimenticato queste realtà speciali come quella rappresentata da San Marino – spiega ai nostri microfoni l'Onorevole Anna Bonfrisco – a maggior ragione occorre colmare immediatamente questa lacuna, ricomprendendo questi territori nel piano europeo vaccinale”.
Un interesse che fa sperare anche in un'accelerazione dell'accordo di associazione. “Mai come in questo caso si rende evidente la necessità di concludere il più velocemente possibile, proprio perché se l'Europa ha deciso di misurarsi sulla risposta a questa grande emergenza, è l'occasione di dimostrare davvero di essere capaci e all'altezza di occuparsi di tutti i suoi popoli. Gli stati che nella loro autonomia e sovranità appartengono comunque al comune sentimento dell'Unione Europea non possono essere dimenticati. Non possono esserci Stati di serie a e serie b". "E' l'iniziativa di San Marino – conclude – che ci costringe a dare risposte immediate”, complimentandosi con il Segretario “per aver saputo porre correttamente la questione in Europa”.
Negli ultimi mesi, del resto, Luca Beccari ha incontrato una quindicina di europarlamentari, sensibilizzandoli sulle difficoltà del paese rispetto al problema vaccini. “L'interrogazione dimostra che è stato capito che San Marino, come altri microstati – afferma - debba essere incluso nei sistemi di approvvigionamento unici”. Determinante, oggi più che mai, far parte della grande famiglia europea. "Il Covid ha fatto capire quanto sia importante la sinergia fra Stati, e soprattutto per quelli più piccoli di fare parte di un organismo multilaterale che permetta di viaggiare al passo degli altri. Questa emergenza ha reso più forte in senso di dover accelerare sul negoziato. Ma in generale dobbiamo riuscire ad essere integrati o almeno partecipi su temi come salute e sicurezza”.