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Verso l'inizio della scuola: le novità. Temi caldi smartphone in aula e settimana corta

Da un report della Segreteria Istruzione emergono gli effetti del calo demografico.

di Maria Letizia Camparsi
26 ago 2024
Nel video l'intervista a Teodoro Lonfernini, segretario all'Istruzione
Nel video l'intervista a Teodoro Lonfernini, segretario all'Istruzione

Si avvicina al suono della campanella e il momento di rimettere i libri nello zaino. Sul Titano la scuola inizia il 18 settembre e finisce l'11 giugno, eccezione fatta per l'infanzia che arriva fino al 18 giugno. Gli asili nido statali invece sono aperti tutto l'anno, salvo le tre settimane dedicate alla formazione del personale.

Da un report della segreteria istruzione emergono intanto gli effetti del calo demografico. Le iscrizioni a scuola, ad eccezione delle superiori, registrano un calo importante rispetto dieci anni fa, all'Infanzia -29% (-15% rispetto al 2019) in prima elementare -17% (stesso dato del 2019), in prima media -9% (-10% rispetto al 2019), sono invece le superiori a invertire il trend con un +31% (+39% rispetto al 2019).

"Questo va ad impattare - Teodoro Lonfernini, Segretario all'Istruzione - su aspetti di carattere didattico, di carattere di sociale all'interno delle nostre classi, se guardiamo ai nostri alunni. Ma va ad impattare anche sull'occupazione dei nostri insegnanti all'interno del circuito scolastico e su tante altre circostanze che riguardano il futuro della nostra comunità. Perciò una riflessione è assolutamente obbligata da parte del Governo".

Tema caldo sono poi gli smartphone sui banchi di scuola. Dal periodo Covid non si arresta l'allarme sociale per il rischio di comportamenti disfunzionali legati alla dipendenza da social degli adolescenti. L'orientamento allora è quello di limitarne l'uso durante le ore di lezione. "Ci sono già delle disposizioni ben precise da parte dei dirigenti - continua Lonfernini - che io ho accolte con grande favore. Non avrò nessuna difficoltà a renderlo anche applicativo da un punto di vista normativo. In questo caso la severità credo sia molto istruttiva".

I tempi non sono ancora maturi, invece per la settimana corta, ovvero senza sabato, l'anno scolastico alle porte rimarrà invariato. In un sondaggio le famiglie si erano dichiarate nettamente a favore. "Sarà discussa anche nel Consiglio di Dipartimento - conclude Lonfernini -. E' chiaro che deve essere studiata in maniera molto approfondita e posta nella totale condivisione con gli operatori e in primis con la parte politica che dovrà approvare questi provvedimenti".

Nel video l'intervista a Teodoro Lonfernini, segretario all'Istruzione





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