Con la elezione del Consiglio Direttivo Confederale, si è concluso venerdì 12 novembre il 20° Congresso CSdL, sul tema "Il valore del lavoro". Nel Direttivo neo eletto si registra un importante rinnovamento, con 9 nuovi ingressi, e una significativa presenza di giovani. Tredici sono le donne. Tutti i settori del mondo del lavoro, oltre ai pensionati, sono adeguatamente rappresentati; ottima la rappresentanza del settore servizi e terziario, che è quello più composito ed articolato. Questi in ordine di elezione i 32 eletti che vanno a far parte del nuovo Consiglio Direttivo CSdL, unitamente al Segretario Generale Enzo Merlini: Agostino D'Antonio - William Santi - Davide Siliquini - Stéphane Colombari - Simona Zonzini - Valentina Capicchioni - Diego Moretti - Antonio Bacciocchi - Carlotta Antonelli - Emanuel Santolini - Wilson Renzi - Alfredo Zonzini - Denise Gorrieri - Matteo Missiroli - Cristian Bertozzi - Silvia Cavalli - Ornella D'Amico - Anna Maria Forcellini - Tamara Valentini - Cinzia Liliana Casali - Marino Tura - Elio Pozzi - Raniero Cavalli - Loredana Pesaresi - Bruno Romuald - Giovanni Maiani - Roberta Fabbri - Stefano Selva - Marc Lazzari - Nerina Zafferani - Patrizia Stefanelli - Armando Astolfi. Si riporta di seguito la risoluzione conclusiva, approvata all'unanimità dal Congresso.
Risoluzione Conclusiva
A conclusione del dibattito svoltosi nelle assemblee sui posti di lavoro, nei Congressi di Federazione e durante i lavori di questa assise, grazie ai numerosi e qualificati interventi dei delegati, il 20° Congresso CSdL approva e fa propri il documento di base, le mozioni conclusive delle categorie e il saluto del Segretario Generale uscente Giuliano Tamagnini e la relazione e conclusioni del neo eletto Segretario Generale Enzo Merlini. I temi preminenti, emersi dal dibattito, vertono sulla preoccupante quantità di debito pubblico e sulla scelta di farvi fronte prevalentemente con l'indebitamento estero, sulla decisione di cartolarizzare gli NPL con la garanzia dello Stato e sulla necessità di portare a compimento la legge tributaria affinché tutti contribuiscano equamente e proporzionalmente al reddito percepito e alla ricchezza posseduta. Non ultimo si è evidenziata la mancanza di coordinamento fra i membri di Governo per affrontare le varie riforme, ad iniziare da quella pensionistica. Il Congresso esprime profondo cordoglio per i 92 concittadini che hanno perso la vita a causa del Covid-19 e si augura che il piano vaccinale messo in atto possa essere sufficiente per contenere al massimo le ospedalizzazioni, i decessi e permettere pienamente la ripresa produttiva di ogni settore dell’economia. Ringrazia il personale sanitario, socio-sanitario, i lavoratori dei servizi essenziali, la protezione civile, tutti i volontari, i lavoratori dei supermercati e tutti coloro che - anche durante la fase peggiore della pandemia - hanno continuato la propria opera nei vari settori e che hanno consentito al sistema economico, seppur in forte crisi, di superare la recessione. Il Congresso condanna l’attacco fascista del 9 ottobre scorso alla sede Nazionale di Roma della CGIL ed esprime al Segretario Generale Maurizio Landini ed a tutti i lavoratori italiani la propria solidarietà. Esprime forte preoccupazione per l’enorme mole di debito pubblico del nostro Paese, accumulato in pochi anni principalmente a causa dei dissesti bancari, quantificato ormai in 1 miliardo e mezzo circa. Ancora più preoccupante è la decisione del Governo di esporsi ulteriormente e fortemente sui mercati internazionali per reperire nuova liquidità, senza avere messo in campo nessuna iniziativa di incremento delle entrate e/o di razionalizzazione delle spese. In tal senso, la CSdL ritiene che la ridistribuzione della ricchezza, basata sull’equità fiscale, debba essere il metro di misura con il quale dovranno essere attuate le riforme. Chiede di usare la massima prudenza, valutando altresì l’esclusione di nuove garanzie dello Stato, se non unicamente a tutela dei depositanti, con particolare riferimento alla legge per la cartolarizzazione degli NPL. Il Congresso ritiene non più rinviabile il completamento di quanto previsto dalla legge tributaria del 2013; chiede con forza che lo Stato si doti delle figure professionali, degli strumenti e delle leggi necessarie, anche per il superamento del segreto bancario interno, affinché venga appurata la veridicità delle dichiarazioni dei redditi di tutti i soggetti. In assenza di questo, l’indicatore ICEE, al quale si vorrebbero legare alcuni interventi pubblici, non potrà essere utilizzato. Nella stessa maniera sollecita il Governo ad adottare efficaci strumenti di contrasto alla mancanza di sicurezza sui luoghi di lavoro, al lavoro nero, al lavoro irregolare, compreso il part-time fasullo e le buste paga furbescamente incomplete, anche al fine di evitare il regolare versamento dei contributi dovuti. Ritiene che un team adeguatamente strutturato di ispettori del lavoro e di ispettori dell’ISS sia un investimento fondamentale per un’efficace azione repressiva dell’evasione contributiva e delle violazioni alle norme a tutela del lavoro e dei lavoratori. Il Congresso stigmatizza le volontà politiche di condizionare l’azione della Magistratura che, invece, deve agire nella più completa autonomia ed indipendenza, e chiede, pertanto, che vengano portati a termine i processi penali che vedono come imputati diversi esponenti politici del recente passato. Chiede, altresì, che nel più breve tempo possibile venga accertato chi e come ha generato i dissesti bancari e che, di conseguenza, siano messe in campo tutte le iniziative utili a recuperare i capitali illecitamente sottratti. Rivendica l’efficacia delle norme relative al mercato del lavoro tuttora vigenti, tramite le quali sono state superate le crisi che si sono susseguite dal 2008. Ritiene non serva cercare di introdurre più instabilità e precarietà nel mondo del lavoro, ma al contrario ritiene che vada tutelata la stabilità dei rapporti di lavoro, unitamente al miglioramento delle modalità di incontro tra domanda ed offerta di lavoro. In tal senso il Congresso esige che vengano messe in atto politiche adeguate per la formazione degli aspiranti lavoratori in relazione all’offerta di lavoro e anche per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone più deboli e con disabilità, degli ultra cinquantenni, delle donne, dei giovani e di coloro che, per vari motivi, hanno perso l’occupazione e cercano nuova collocazione. Il Congresso invita altresì a portare a compimento il progetto di legge di inclusione lavorativa di persone disabili, avviato nella precedente legislatura. Il Congresso ritiene il lavoro e la stabilità del lavoro come fattori fondamentali per la realizzazione della persona e, quindi, diritti imprescindibili da garantire a tutti i cittadini. Invita il Segretario di Stato per il Lavoro e l’intero Congresso di Stato a confrontarsi per il raggiungimento di questi nobili obiettivi, e ad abbandonare ideazioni di ulteriori nuove modalità di costituzione di rapporti di lavoro precario. Invita il Governo a considerare il miglioramento dell’efficienza della Pubblica Amministrazione, uno dei pilastri dello sviluppo economico della nostra economia, investendo in tecnologia, in formazione continua agli addetti, in maggiore stabilità e competenza dei Dirigenti, con l’obiettivo di raggiungere l’eccellenza e dare appropriate e sollecite risposte ai cittadini ed alle imprese. Per la CSdL il progetto di sviluppo dovrà necessariamente essere fondato sull’economia reale e indirizzato in particolare ad incentivare le imprese impegnate nella transizione ecologica. Il Congresso è fortemente preoccupato per il sistema socio-sanitario nel suo insieme, che fino a qualche tempo fa era un fiore all’occhiello del nostro piccolo Stato. La medicina di base deve tornare ad essere quell’efficiente presidio di prima linea che l’ha contraddistinta nel passato. Vanno resi più semplici gli accessi agli ambulatori e ai servizi specialistici, si deve investire sul personale sanitario, in particolare sui medici e sugli infermieri, incentivando, altresì, i giovani sammarinesi ad intraprendere le professioni dell’ambito socio-sanitario, così importanti per preservare la salute ed il benessere dei cittadini. Il Congresso ritiene che, prima di ipotizzare la costruzione del nuovo ospedale, si debbano fare alcune riflessioni, in primis determinando quali servizi sanitari dovrà offrire il nuovo nosocomio e ciò valutando attentamente se sia o meno opportuno continuare a fornire i medesimi servizi, e/o invece, sceglierne alcuni di eccellenza che potrebbero divenire un polo di attrazione per tutto il circondario e, pertanto, anche fonte di entrata finanziaria per il nostro ISS. A tal fine, si ritiene lo sviluppo delle relazioni ed interconnessioni con il sistema sanitario emiliano-romagnolo e marchigiano un tassello fondamentale delle politiche per la migliore e oculata gestione della salute della nostra popolazione. Ribadisce che ad ogni modo va preservato e consolidato il sistema di protezione universalistico e solidaristico della sanità e del welfare state. Sollecita il Governo a definire, attraverso la concertazione e in accordo con le OO.SS., come reperire le risorse economiche necessarie contestualmente alla riforma previdenziale, con l’obiettivo di salvaguardare il più a lungo possibile i fondi pensionistici destinati per loro stessa natura a garantire la solidarietà fra generazioni. Attingere ai Fondi Pensione in maniera disgiunta rispetto alle riforme non è accettabile, in quanto ridurne la consistenza compromette l’adeguatezza delle prestazioni per gli attuali e futuri pensionati. Al contrario, ribadisce che saranno necessari ulteriori e consistenti versamenti da parte dello Stato con la destinazione annua di risorse ben oltre il 25% del gettito contributivo stabilito per legge, così come sempre avvenuto per alcune categorie di lavoratori indipendenti. L’assemblea congressuale rileva come gli organi del potere giudiziario debbano fare di tutto per chiamare a rispondere delle proprie gravissime responsabilità chi ha causato i dissesti bancari, anche per destinarne quanto sarà recuperato al re-finanziamento dei fondi pensione. Il nuovo sistema pensionistico dovrà tenere conto dei lavori usuranti, gravosi, delle carriere contributive discontinue che penalizzano soprattutto le donne e le nuove generazioni di lavoratori. Il Congresso dà mandato alle Federazioni e alla Confederazione di accompagnare la stagione dei rinnovi dei contratti con la pressione necessaria affinché il Governo metta in atto le preannunciate riforme tributarie e previdenziali, attuando il principio dell’equità e della politica dei redditi. Occorre dare concretezza ai principi costituzionali di solidarietà verso i meno abbienti e di progressività delle imposte sulla base della reale capacità contributiva. Accoglie con soddisfazione l’esito referendario sull’IVG e si augura che l’Esecutivo predisponga una legge che permetta alle donne sammarinesi di avere - finalmente - gli stessi diritti che sono fin dal 1978 riconosciuti alle donne italiane. Chiede, inoltre, che senza ulteriori esitazioni il CGG ratifichi la Convenzione OIL n.190 del 2019 al fine di meglio contrastare violenze e molestie nel mondo del lavoro. Condanna ogni forma di discriminazione, di violenza e molestia perpetrata sia in modo fisico che psicologico nei confronti delle donne e dei soggetti più deboli sui posti di lavoro e nella società. Il Congresso è solidale con tutte le donne e i popoli che lottano per affermare o riconquistare le proprie libertà a causa di nazionalismi e barbare e retrograde credenze, in particolar modo con le donne afghane che sono recentemente ricadute in una incivile condizione di sottomissione e grande sofferenza. Il Congresso esprime la propria vicinanza ai migranti che fuggono dalle guerre, dalla povertà e da regimi non democratici, ritenendo che le istituzioni sammarinesi, nell’ambito dei consessi europei ed internazionali in cui è presente, sostengano la necessità di creare ponti piuttosto che barriere nei loro riguardi. Al fine di invertire la tendenza al drastico calo della natalità e di supportare le famiglie, soprattutto quelle con bassi redditi e con la necessità di assistere minori, anziani e disabili, il Congresso impegna la CSdL a sostenere e promuovere leggi che colgano l’obiettivo di agevolare il ruolo di genitore, introducendo nuovi servizi e strumenti di conciliazione tra attività lavorativa ed impegni familiari. A tal proposito chiede all’Esecutivo di mettere in atto, nel più breve tempo possibile, accordi di reciprocità per i permessi famigliari che rendano fruibili il diritto alla cura dei propri cari al di là di dove si ha la residenza. Il Congresso riconferma la validità dei patti del 1976, aggiornati nel 2007, che hanno portato alla costituzione della Centrale Sindacale Unitaria e chiede che i rapporti unitari vengano rinsaldati in vista delle prossime contrattazioni da mettere in atto in materia di riforme e di rinnovi dei contratti. Invita pertanto il nuovo gruppo dirigente ad iniziare immediatamente un confronto con la CDLS al fine di ripristinare le iniziative unitarie nell’interesse dei lavoratori e dei pensionati. Per la CSdL il ruolo delle lavoratrici e dei lavoratori rimane centrale nell’assunzione delle decisioni.
Approvata all’unanimità
c.s. CSdL