Siamo ormai alla metà di novembre e malgrado le mie molteplici comunicazioni a tutti gli interessati del Consiglio Grande e Generale, non ho ancora ricevuto alcuna risposta su come stia procedendo la modifica alla Legge di cittadinanza. Ricordo a tutti che in un Consiglio del 13 luglio scorso ero riuscito ad ottenere un emendamento, per …, poi bocciato, però con l’impegno indicato in un Ordine del giorno che entro novembre la questione sarebbe stata affrontata e portata in Consiglio ( in calce l’Odg sottoscritto da tutti i Capigruppo). Il mese è ormai inoltrato e mi aspetto quindi che sia pronta una proposta in merito. Credo che questo Consiglio vorrà onorare l’impegno preso. Auspico che la Segreteria agli Interni possa consultare il Presidente del Com.It.Es. in fase di redazione. Ci auguriamo che finalmente la legge sarà resa non più discriminante per tipologie di cittadinanza, aprendo ad una concessione che non richieda più una rinuncia, ma al massimo ad una verifica di conoscenza della storia e degli usi e costumi della Repubblica di San Marino. Questo si che potrebbe sancire una reale appartenenza. La rinuncia rimane a tutti gli effetti una violenza che toglie opportunità alla stessa Repubblica, ed è quindi controproducente. Le persone la vivono come se venisse loro strappata una parte del proprio essere. I tempi sono maturi. Dopo sette anni in cui come Presidente del Com.It.Es ho costantemente rappresentato le aspirazione e le sensibilità dei cittadini, ritengo indifferibile il raggiungimento di questo obbiettivo. La Repubblica di San Marino, ‘Antica terra delle libertà’, avrà così un motivo in più per fregiarsi di questo appellativo. Non è libertà esser costretti ad optare, dovendo così rinunciare ad esercitare rinunciando cosi a rinunciare ad esercitare uno dei due voti , l’uno è ‘maturato’, l’altro derivante dallo ‘Ius sanguinis’.
Comunicato stampa
Diego Renzi Presidente Comites