Il Rapporto su San Marino pubblicato recentemente dall’ECRI (Commissione Europea contro il Razzismo e l’Intolleranza del Consiglio d’Europa), pur prendendo atto dei passi avanti di San Marino nel riconoscere eguali diritti ai cittadini, evidenzia le lacune del quadro normativo in tema di diritti degli stranieri. Infatti la legge attuale che concede a chi risiede a San Marino da più di 10 anni il diritto di votare alle elezioni municipali, non prevede però la possibilità per gli stranieri di candidarsi. Da qui il rammarico dell’ ECRI, a cui si associa il Comites San Marino, il quale tramite il suo vicepresidente Alessandro Amadei (foto), auspica che le osservazioni della commissione europea siano da stimolo, affinché si giunga quanto prima all’adozione di una normativa in tema di diritti degli stranieri in linea con i principi stabiliti nella Convenzione del Consiglio d’Europa sulla Partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale. L’esercizio del diritto di elettorato passivo degli stranieri alle elezioni municipali – prosegue Amadei - è il miglior modo per integrarli nella società e per fare accrescere il loro senso di appartenenza alla comunità di residenza, ed è per questo che occorre da parte della politica una riflessione seria sul tema senza cadere in tentazioni propagandistiche e senza farsi condizionare da pregiudiziali ideologiche.
Comunicato stampa
Alessandro Amadei
(vicepresidente Comites San Marino)
Diritti degli stranieri residenti: il Comites soddisfatto del rapporto dell’ECRI
25 feb 2021
Riproduzione riservata ©