Si persevera ancora a discriminare chi matura un diritto, obbligandoli a rinunciare alla loro cittadinanza di origine. Ancora chi vuole il giusto diritto di voto deve fare un atto di rinuncia che è una violenza, e certo è poco sapere che ci sia tempo 6 anni, e che se non si perfeziona la rinuncia verrà tolta quella di San Marino perché comunque sarà una violenza rimandata per qualcosa che tu hai maturato e che di diritto ti fa sentire incluso e integrato in una realtà statuaria. Non capiamo viste le volontà espresse cosa osti oggi il governo a togliere questa assurda norma che vuole creare cittadini di serie B o ancora peggio, discriminare non concedendo loro il diritto al voto se non disposti alla rinuncia di una loro caratteristica! Noi da tempo chiediamo un confronto in assemblee pubbliche per dimostrare anche alla politica che i loro concittadini elettori sono molto più avanti su questa questione, e che si difende la posizione di una sparuta minoranza. In tutti gli incontri troviamo gente sensibile e sensibilizzata alla questione, e tutti hanno chiara questa disparità di trattamento e questa violenza perpetrata. Questo messaggio è sicuramente molto duro, ma dopo anni di dialogo oggi ci si sente delusi di vedere ancora gente che gioca con i sentimenti di quella gente che quotidianamente contribuisce alla vita delle Repubblica. Oggi il nascondino dietro a falsi dogmi è obsoleto e serve a difendere chissà quali interessi. Chiediamo di fare un passo avanti, e velocemente riformare una legge dalle fondamenta Medioevali, per renderla attuale e vantaggiosa per la Repubblica. Il Comites rimane a disposizione come si è reso sempre disponibile per confronti che da parte nostra sono sempre stati costruttivi. Ora lavoriamo per togliere questa ASSURDA RINUNCIA, grazie.
Comunicato stampa
Il presidente del COMITES Diego Renzi