Un aiuto concreto per semplificare le procedure di accertamento della deroga prevista per i vaccinati sammarinesi, valido in tutto il territorio italiano, fino alla scadenza della proroga fissata per il 31 dicembre. Il Green Pass sammarinese, dalla giornata di mercoledì 10 novembre, sarà correttamente validato dall’applicazione VerificaC19, sviluppata dal Ministero della Salute italiano in collaborazione con il Ministero per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e il Commissario Straordinario per l’Emergenza COVID-19. Un risultato raggiunto grazie all'impegno e il continuo dialogo operativo tra il Segretario di Stato per la Sanità Roberto Ciavatta, il suo staff e le varie controparti italiane, ad iniziare dai tecnici del Ministero della Salute, Sogei S.p.A., del Comitato Tecnico Scientifico legato all’emergenza Covid- 19 e del Consiglio Superiore di Sanità. Il seguente correttivo tecnico permetterà ai cittadini sammarinesi di semplificare in maniera decisiva l’accesso ai luoghi di lavoro, pubblici o privati, oltre che ai mezzi di trasporto, scuole e università, strutture sanitarie, servizi legati alla cultura, allo sport e attività ludiche su tutto il territorio italiano. Basterà mostrare il proprio certificato digitale di avvenuta vaccinazione, scaricabile nella sezione documenti del proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, accedendo al portale servizi online (www.gov.sm) della pubblica amministrazione. I certificati digitali della Repubblica di San Marino hanno infatti ottenuto la piena interoperabilità con il quadro di fiducia istituito dal regolamento (UE) 2021/953, come da decisione presa dalla Commissione europea il 30 luglio 2021 a seguito di una richiesta presentata proprio dalla Repubblica di San Marino. Preme chiarire che non si tratta di un riconoscimento del San Marino Digital Covid Certificate (green-pass), né di un riconoscimento del vaccino Sputnik, quanto invece dell’attuazione, in campo digitale, della deroga in essere dal 6 agosto e valida fino al 31 dicembre prossimo. Un ulteriore passaggio che conferma la piena collaborazione in materia sanitaria esistente tra i due Stati nel combattere la diffusione del virus SARS-CoV-2.
c.s. Segreteria di Stato Sanità