Questa mattina si è riunito il Gruppo di Coordinamento per le Emergenze sanitarie per fare il punto sull’evoluzione dei contagi da Coronavirus “COVID-19” che si sono manifestati in Lombardia e Veneto. Nelle ore precedenti i contatti fra le Autorità sammarinesi e quelle italiane sono stati continui allo scopo di tenere costantemente monitorata e aggiornata la situazione e di adottare, in perfetta corrispondenza, gli opportuni provvedimenti. Il Gruppo intende rassicurare la cittadinanza che sono state prese tutte le adeguate misure necessarie, e che ad oggi non risulta alcun caso sospetto sul territorio sammarinese. I servizi sanitari di primo accesso sono stati dotati di tutti i presidi di protezione individuale, inoltre, sono già state programmate da tempo giornate formative per il personale preposto, quali sanitari e Forze dell’Ordine, per l’utilizzo corretto dei dispositivi di protezione individuale. Ieri il Ministero della Salute italiano, ha emanato una ordinanza che prevede l’adozione di “misure di isolamento quarantenario obbligatorio per i contatti stretti con un caso risultato positivo e la sorveglianza attiva con permanenza domiciliare fiduciaria per chi è stato nelle aree a rischio negli ultimi 14 giorni”. L’ordinanza prevede anche “l’obbligo di segnalazione da parte del soggetto interessato alle autorità sanitarie locali”. San Marino aveva già da giorni preso misure di quarantena fiduciaria a scopo cautelativo per i casi identificati in rientro da zona a rischio. Al tavolo odierno, in accordo con le Segreterie di Stato per la Sanità e con delega alla Protezione civile, è stata concordata una ordinanza che prevede l’obbligo della quarantena fiduciaria per tutti coloro in rientro dalle zone, con isolamento obbligatorio all’interno della propria abitazione e il divieto di qualsiasi contatto per un periodo di 20 giorni. Predisposta anche l’assistenza sanitaria con sorveglianza attiva. Il Gruppo, nella riunione odierna, conferma la validità della procedura adottata fino ad oggi, che prevede nell’eventualità di casi sospetti, l’invio al reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Rimini. Le misure messe in atto finora, hanno consentito di monitorare le persone rientrate dalla Cina e seguirle dal punto di vista sanitario nei giorni successivi al rientro. Si ribadisce che in caso di disturbi di tipo respiratorio è necessario contattare il proprio medico curante o la Guardia Medica. Eventuali segnalazioni vanno comunicate al numero 0549 888888. Si invita ancora la cittadinanza a non farsi condizionare da allarmismi o da notizie non veritiere, ma di affidarsi alle informazioni rilasciate dalle autorità o fonti ufficiali. Nel pomeriggio è prevista una riunione straordinaria del Congresso di Stato per l’aggiornamento della situazione e l’emanazione dei provvedimenti annunciati, mentre il Gruppo tornerà a riunirsi lunedì prossimo.
Gruppo di coordinamento per le emergenze sanitarie
22 feb 2020
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