All’ospedale Bufalini di Cesena è stato recentemente eseguito con successo un delicato intervento di bypass cerebrale extra - intracranico su un paziente affetto da rara malattia di Moyamoya. Una malattia silenziosa ma potenzialmente molto dannosa, caratterizzata da un restringimento progressiva delle arterie carotidi interne e dei suoi rami principali che con il tempo possono chiudersi, e che mette il paziente a rischio di emorragie cerebrali. “L’intervento chirurgico – spiega il dottor Luigino Tosatto, direttore dell’Unità Operativa di Neurochirurgia con sede a Cesena ma dove afferiscono, in un’ottica di specializzazione della rete ospedaliera, i pazienti di tutta la Romagna – ha lo scopo di prevenire il deterioramento clinico indotto dai ripetuti eventi ischemici, il deterioramento cognitivo e gli eventi emorragici. Le procedure di bypass cerebrale vengono effettuate per ripristinare o “rivascolarizzare” il flusso sanguigno diretto all’encefalo, confezionando delle anastomosi tra vasi esterni all’encefalo prelevati dallo scalpo e vasi della corteccia cerebrale. E’ una modalità operativa di alta complessità – precisa Tosatto - eseguita solo in pochi Centri Neurochirurgici in Italia, in quanto richiede una stretta collaborazione e una forte integrazione multidisciplinare tra diversi professionisti di elevata competenza nell’ambito delle Neuroscienze, oltre che ad un lungo training dei neurochirurghi dedicati, anche al di fuori del campo chirurgico, motivo per il quale presso la neurochirurgia del Bufalini è stata sviluppata una piattaforma di ‘allenamento’ pre chirurgico”. Questo tipo di intervento richiede una precisa pianificazione preoperatoria da parte dell’unità operativa di Neuroradiologia diretta dalla dottoressa Maria Ruggiero, con tecniche angiografiche di Angio-TC e di risonanza magnetica, per lo studio del circolo vascolare cerebrale e per la scelta dei vasi da utilizzare e si avvale di sofisticate tecnologie in dotazione nelle sale operatorie della Neurochirurgia del Bufalini. L’intervento chirurgico è stato eseguito dal neurochirurgo dottor Marcello D’Andrea e dal dottor Luigino Tosatto, coadiuvati dalla dottoressa Chiara Minardi, responsabile del servizio di Neurofisiologia afferente all’unità operativa di Neurologia diretta dal dottor Marco Longoni, che ha eseguito i monitoraggi neurofisiologici intraoperatori, e da tutta l’equipe tecnico-infermieristica di sala operatoria di neurochirurgia. “Oltre che per la malattia di Moyamoya – conclude il dottor Tosatto - gli interventi di rivascolarizzazione mediante bypass, vengono eseguiti anche per il mantenimento del flusso in patologie vascolari come gli aneurismi cerebrali ed in patologie tumorali coinvolgenti i grossi vasi intracranici. Inserito nel più ampio progetto di trattamento dei pazienti affetti da stroke ischemico (l’Ospedale Bufalini è Centro Hub della Romagna per tale patologia) si sta valutando la possibilità di adottare questa metodica anche in pazienti selezionati affetti da ischemia cerebrale cronica con sintomi emodinamici che risultano refrattari ai provvedimenti convenzionali”.
Neurochirurgia Bufalini: intervento di bypss cerebrale in paziente affetto da rara malattia cerebro-vascolare
21 feb 2020
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