Ha fatto bene il Presidente Mattarella ad esprimere solidarietà ed amicizia al governo e al popolo cinese. La Cina, bandita giustamente dalla comunità internazionale nel tentativo di evitare una pandemia, ha bisogno di una solidarietà internazionale che vada oltre l’emergenza coronavirus e che ne consideri tutti gli aspetti. Nel campo dell’ igiene e della sanità pubblica l’Italia può offrire una collaborazione importante, mettendo a disposizione di quel paese le conoscenze acquisite in 150 anni ( la società di igiene e sanità pubblica fu fondata in Italia nel 1878), l’esperienza di decenni da parte dei nostri servizi territoriali. Non c’è dubbio che la Cina manifesti uno squilibrio tra i progressi registrati in campo economico e tecnologico e le condizioni igienico-sanitarie del Paese specie nelle zone rurali. Ogni sforzo dovrà ad esempio esser fatto per eliminare la promiscuità tra uomo ed animale, terreno fertile per il passaggio di virus animali all’uomo, come dimostrato nel caso della Sars, dell’influenza aviaria e del Covid-19. In un mondo globalizzato la salute è globale ed un problema sanitario in un paese riguarda tutto il mondo. Ecco perché la comunità internazionale dovrà prendersi cura prima o poi di tutte le grandi epidemie come colera, tubercolosi e malaria che hanno ancora grande rilevanza epidemiologica nel mondo . Allo stesso tempo le Università dovranno formare un medico dotato di una solida cultura nel campo della sanità internazionale.
Walter Pasini Presidente Società Italiana di Medicina del Turismo