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Pasquale Valentini (Pdcs): "Per un incremento dell’efficienza del Consiglio Grande e Generale nel rispetto della democrazia"

27 set 2024
Pasquale Valentini (Pdcs): "Per un incremento dell’efficienza del Consiglio Grande e Generale nel rispetto della democrazia"

Alla luce di quello che sta succedendo nell'ambito della vita politica e istituzionale in questo inizio di legislatura, e senza dimenticare quello che è accaduto nell'ultimo anno della legislatura trascorsa, considerando le dichiarazioni dei Capigruppo di maggioranza rese note dai media e l'appello di Lorenzo Bugli, consigliere del PDCS, circa la necessità di difendere e valorizzare un bene comune come quello della democrazia, mi sembra difficile con cogliere la necessità di un approfondimento. Senza nessuna pretesa, tuttavia, di esaurire in poche battute un tema così vasto, ma, nello stesso tempo, con la preoccupazione di non avallare facili soluzioni e, soprattutto, per evitare di sbagliare bersaglio con tentativi estemporanei, vorrei portare all'attenzione il contributo di alcune puntualizzazioni. Se il Consiglio Grande e Generale, in una settimana di sedute, non riesce a far approvare una legge importante come quella del bilancio di assestamento, occorre avere il coraggio di esaminare fino in fondo le ragioni che sottostanno a questo fatto. C'è da chiedersi, innanzitutto, quali sono i provvedimenti sui quali da tempo si verifica questo stallo? Come arrivano in Consiglio tali interventi? Quale iter hanno avuto prima di arrivare in Parlamento? Da quali esigenze sono nati e che tipo di coinvolgimento c'è stato con gli organi istituzionali, con gli uffici dello Stato, con i settori pubblici e privati interessati? Quali modalità sono state messe in atto affinché tutti i gruppi consiliari, di maggioranza e di opposizione, potessero prendere visione di queste proposte e si potesse verificare quel confronto indispensabile affinché le proposte finali potessero emergere come contributo di quella trasparenza che è la sostanza di un sistema democratico? Queste domande acquistano ancora maggior rilevanza se consideriamo che, secondo il nostro regolamento consiliare, il governo propone e predispone i provvedimenti, ma non li vota, e che, pertanto, tutta la responsabilità decisionale ricade sui consiglieri stessi. Interrogativi di tale natura, per altro, devono essere sorti anche all’interno dei Gruppi di maggioranza, se i Capigruppo, come riferisce la stampa, sono arrivati alla conclusione che la prossima Legge di Bilancio dovrà essere una legge fatta solo di numeri (entrate, uscite, stanziamenti) e non un provvedimento costruito mettendo insieme interventi politici di varia natura. Allora, mi sembra evidente che il punto di partenza per un incremento dell’efficienza del Consiglio nel rispetto della democrazia, contrariamente a quello che mi pare di cogliere dai commenti delle ultime ore, non può essere innanzitutto generato dal cambiamento del regolamento consiliare allo scopo di ridurre ulteriormente lo spazio di intervento dei consiglieri. Al contrario mi sembra indispensabile, a garanzia di tutti, e anche della qualità del lavoro politico e istituzionale, rivedere il percorso attraverso il quale i provvedimenti si formano e arrivano in Consiglio, perché sia dato a tutti consiglieri, di maggioranza e di opposizione, ma anche ai cittadini, una possibilità di coinvolgimento e di confronto in tutte le fasi del percorso. A partire proprio da questa necessità e dal fatto che la dignità delle istituzioni democratiche è condizione perché cresca la fiducia dei cittadini nella partecipazione e nella ricerca del bene comune, credo non si possa ignorare l’importanza prioritaria che maggioranza e opposizione trovino su questi principi basilari la necessaria condivisione.

C.s. Pasquale Valentini





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