Nella giornata di mercoledì 3 gennaio USL ha incontrato la delegazione di Governo. La gestione della pandemia ha costretto la Politica a sforzi eccezionali ed imprevisti per arginare un nemico sconosciuto e subdolo che ha coinvolto, direttamente od indirettamente, tutta la popolazione ma spesso, nei mesi scorsi, sono state prese decisioni poco condivise, che inevitabilmente condizioneranno il futuro dei cittadini. Pertanto dal nostro punto di vista l’incontro, che si è svolto in un buon clima, dovrà essere il primo di tanti e dovrà rappresentare quel momento di svolta assolutamente necessario per intraprendere un percorso di confronto in merito agli importanti temi di rilevanza generale e delle riforme strutturali necessarie al rilancio del Paese. Infatti al tavolo di confronto USL ha rimarcato, con forza, che deve essere diversa la “strada” per far uscire San Marino dalla crisi, strada che non può prescindere da una “reale” e “vera” condivisione delle scelte. Sul “prestito ponte” è stata ribadita la necessità di informare tutta la cittadinanza alla quale dovrà essere spiegato in maniera chiara, esaustiva e semplice l’impiego di ogni singolo euro dato che per ora rappresenta l’unica fonte di sopravvivenza per il nostro Stato, vista anche la mancata possibilità di collocare nel 2020 i Bond Statali Sammarinesi che si sono rivelati non appetibili sul mercato internazionale. Richieste da USL anche azioni per il rilancio del settore bancario e finanziario e maggiori approfondimenti sullo stato d’avanzamento del negoziato di adesione all’Unione Europea. Occhi puntati sulla riforma della pensioni, sulla quale abbiamo ribadito la disponibilità al confronto ma non a riforme inacettabili, dell’IGR in cui si è ancora ben lontani da una “vera” equità fiscale e dell’IVA che non dovrà “pesare” sul consumatore finale. Di particolare rilievo anche la riforma del mercato del lavoro fortemente richiesta da USL dato che è un intervento non più procrastinabile se si vogliono gettare le basi del prossimo futuro al fine di dare una risposta decisa per tamponare e limitare le riduzioni di personale e nel contempo incentivare le assunzioni in particolare di giovani, donne e ultracinquantenni quali categorie più a rischio e sulle cui spalle è maggiore il peso della crisi. In campo sanitario si è affrontata infine la questione dei vaccini sulla quale, a nostro avviso, non servono ulteriori parole ma servono fatti; è sotto gli occhi di tutti che ciò che si è tentato di fare non si è rivelato risolutivo e ad oggi non ha portato ad alcun risultato. Il Paese non può più aspettare. USL, come sempre, darà il proprio contributo di idee e proposte, ora però ci aspettiamo azioni concrete.
USL: assolutamente necessario intraprendere un percorso di confronto in merito agli importanti temi di rilevanza generale per il rilancio del Paese
8 feb 2021
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