Boom di infortuni sul lavoro. Dall'inizio dell'anno sono 109 secondo i dati dell'unità della sicurezza sul lavoro dell'Iss. Nessuno mortale. Sono stati gli ultimi casi di Falciano e Rovereta ad aprire le polemiche: due lavoratori hanno perso le dita della mani e la prognosi non ha superato i 30 giorni. I sindacati protestano e chiedono come è possibile che un infortunio che ha creato una invalidità permanente, abbia una prognosi così ridotta non consentendo così di attivare il procedimento penale che prevede il sequestro. Dal 1998 c'è stato un calo progressivo degli infortuni che dal 2009 sono circa 700 all'anno. Nonostante il settore più pericoloso, quello dei cantieri edili sia in stand by per la crisi economica, altri luoghi di lavoro nascondono le insidie. Dal primo gennaio 11 casi si sono verificati all'interno dell'Iss, 7 in azienda, 6 nelle scuole tra scivolamenti e fratture. 15 le lesioni agli occhi dovute a cattive abitudini, probabile mancanza di mascherine. Dei 109 casi 78 coinvolgono gli uomini, 31 le donne, 61 i sammarinesi 48 gli stranieri.
Nel video l'intervista a Claudio Muccioli, direttore unità sicurezza lavoro.
Valentina Antonioli
Nel video l'intervista a Claudio Muccioli, direttore unità sicurezza lavoro.
Valentina Antonioli
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