Non finiscono con Napoli gli impegni giudiziari dell’avvocato Livio Bacciocchi. Anche se la sua posizione, assieme a quella degli altri sammarinesi coinvolti nell’operazione Staffa, Roberto Zavoli e Oriano Zonzini, è stata stralciata dalla Procura partenopea e se ne occupa direttamente San Marino, dove il fascicolo è ancora in istruttoria, e secretato, l’avvocato e notaio sammarinese è stato rinviato a giudizio a Milano per concorso in bancarotta fraudolenta, vicenda per la quale era stato arrestato per la prima volta nel febbraio 2011 e che vede protagonista un imprenditore di Terni, sul cui dissesto finanziario indagava la Guardia di Finanza. Il processo, a Milano, è già iniziato. A San Marino Bacciocchi è già sotto processo, per truffa in compartecipazione. Una coppia aveva acquistato un appartamento ma questo non era stato consegnato e Bacciocchi è chiamato a risponderne come amministratore di fatto della Imm-Capital: una nuova udienza è stata fissata per venerdì. Intanto è attesa a breve la lettera con cui Zavoli intende difendersi dalle accuse di Maurizio Proietti, avvocato ecclesiastico romano, tirato in ballo dalla commissione antimafia, e che diceva di aver raccolto le confidenze di Zavoli, che gli avrebbe parlato di tutele nel caso in cui avesse riferito certi nomi alla commissione parlamentare d’inchiesta. In attesa della versione di Zavoli, il suo avvocato Luca Della Balda commenta la notizia giunta dalla Procura di Napoli: “Un’ottima notizia – dice – la attendevamo da mesi, la Procura ha accolto le nostre istanze e il giudice ha riconosciuto che non sono stati commessi reati in Italia”.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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