Domenica scorsa si è di nuovo rotto un tubo dell'acqua, ci fanno sapere i residenti, “e una notte – rincara Giuseppe Zirilli, che abita in una delle case interessate – io e mia moglie ci siamo svegliati di soprassalto per gli scricchiolii”. Segnali che incutono paura, per questo i residenti insistono, vogliono poter abitare tranquilli nelle proprie case, senza timore che queste crollino a causa del dissesto del terreno. L'area anni fa era indicata come a rischio, ma è stato costruito: chi ha deciso di farlo, sapeva? E di chi sono le responsabilità? E' quanto si deve appurare, in corso c'è anche un procedimento giudiziario, volto ad accertare le cause del dissesto, ma finché i denuncianti non pagano la perizia svolta dal tribunale, questa non può diventare pubblica. Nel frattempo, i residenti incalzano, hanno incontrato la Giunta di Fiorentino e i Reggenti, ricevendo promesse di interessamento immediato, con lettere agli uffici competenti. “Un ingegnere – continua Zirilli – mi ha preoccupato, dicendomi che rischio di ritrovarmi con la casa a San Leo”. A queste parole, il segretario al Territorio Fiorini, che in queste ore ha richiamato i diretti interessati, e disposto immediati sopralluoghi, risponde: “I miei ingegneri invece mi hanno messo nero su bianco che pericoli di incolumità non ve ne sono. Altri possono fare altrettanto? Io capisco le loro preoccupazioni – conclude – ma non posso impegnare soldi dello Stato se non ho la certezza che la responsabilità sia statale”.
Francesca Biliotti
Francesca Biliotti
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