Una pensionata sammarinese, che fino all'ottobre del 2013 ha lavorato come addetta alla vendita presso l'Azienda Autonoma di Stato Filatelica e Numismatica, verrà processata perché si sarebbe appropriata di 64 mila 216 euro, soldi mai confluiti nelle casse dell'Azienda. Secondo l'accusa il funzionario pubblico aveva, per ragione del suo ufficio, il possesso e la disponibilità di materiale filatelico e numismatico ed avrebbe poco alla volta, con più azioni consecutive, sottratto gli incassi derivanti dalla vendita del materiale: 12.173 per valori filatelici e più di 52 mila per quelli numismatici. Sulla dipendente non c'è mai stato nessun sospetto in venti anni di lavoro, tanto che l'ammanco è emerso nel momento solo dopo il pensionamento: dal saldo di quanto caricato sulla sua chiavetta è affiorata la consistente differenza.
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