Mille e 200 nel centro di accoglienza, sovraffollato. Migranti: nel volto portano il dolore e la disperazione e una domanda che ritorna: quanti i sopravvissuti? 111 corpi a terra restituiti dal mare, e troppo mare oggi a rendere difficili le operazioni di recupero. Nel giorno dopo la tragedia, nel giorno di una nazione in lutto - “il giorno delle lacrime”, come ha detto il Papa da Assisi - tutto il mondo guarda al Mare Nostrum e si interroga. Lo fa l'Europa, con il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz a promettere politiche e misure - economiche, logistiche, di solidarietà - da decidere già a partire dal vertice di Commissione e Consiglio lunedì prossimo a Strasburgo; lo fa l'ONU nell'elogio al cambio di mentalità dell'Italia nell'affrontare la tragedia, con il portavoce dell'Alto commissariato per i diritti umani Navi Pillay che riconosce il ruolo guida del ministro Kyenge e dalla presidente della Camera Boldrini; lo fa Napolitano nel chiedere come urgenti politiche rivolte al fenomeno dei profughi, con un forte impegno europeo. Richieste all'UE anche dal vice premier Angelino Alfano, nell'informativa alla Camera: “il semestre italiano di presidenza Ue sarà la grande occasione per porre in agenda il tema dell'Italia come plancia del Mediterraneo” - dice e si appella all'Unione Europea nel chiedere sostegno alla candidatura di Lampedusa per il Nobel per la Pace.
La reazione delle istituzioni sammarinesi: l'intervista a Pasquale Valentini, Segretario di Stato agli Affari Esteri
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