Il nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Rimini li ha trovati sporchi con i camici bianchi e le mascherine intenti a trasformare e impacchettare droga, principalmente eroina ma anche cocaina.
Al piano terra di una isolata casa colonica, travestita da azienda agricola, c'erano tre uomini. Un italiano di 55 anni, pregiudicato per reati di spaccio, residente nella cascina e due albanesi, di 26 e 24 anni, residenti a Rimini.
La raffineria si preparava a smerciare stupefacente per 30 milioni di euro, se sabato all'ora di pranzo i finanzieri, dopo 6 ore di appostamento non fossero entrati, arrestando la banda e sequestrando 24 chili di eroina pura, 67 di eroina tagliata e 10 chili di cocaina oltre a 170 chili di sostanza da taglio: caffeina e paracetamolo.
Ognuno aveva la sua parte, l'italiano era il custode della merce, annotava le targhe se macchine sospette si i fossero avvicinate mentre gli altri erano al tornio e alle centrifughe.
L'operazione denominata '100 per cento' nasce dal controllo economico del territorio, da parte del nucleo di polizia tributaria , che ha permesso di individuare uno dei due albanesi, nullafacente e senza reddito, ma che al volante di un'auto nuova si muoveva abitualmente tra i comuni dell'entroterra romagnolo.
Le indagini che si sono concentrate quindi sui due albanesi, hanno portato i militari delle fiamme gialle al casolare isolato. La perquisizione del casolare ha inoltre portato al sequestro di una pistola Cz 99 parabellum, un'arma utilizzata dai militari dell'ex Jugoslavia e 100 cartucce. L'immobile e l'auto utilizzata dall'albanese sono state sequestrate. Le indagini sono coordinate dalla procura della Repubblica di Forlì. Nel video l'intervista a Mario Venceslai (Comandante provincia Gdf Rimini)
Valentina Antonioli
Al piano terra di una isolata casa colonica, travestita da azienda agricola, c'erano tre uomini. Un italiano di 55 anni, pregiudicato per reati di spaccio, residente nella cascina e due albanesi, di 26 e 24 anni, residenti a Rimini.
La raffineria si preparava a smerciare stupefacente per 30 milioni di euro, se sabato all'ora di pranzo i finanzieri, dopo 6 ore di appostamento non fossero entrati, arrestando la banda e sequestrando 24 chili di eroina pura, 67 di eroina tagliata e 10 chili di cocaina oltre a 170 chili di sostanza da taglio: caffeina e paracetamolo.
Ognuno aveva la sua parte, l'italiano era il custode della merce, annotava le targhe se macchine sospette si i fossero avvicinate mentre gli altri erano al tornio e alle centrifughe.
L'operazione denominata '100 per cento' nasce dal controllo economico del territorio, da parte del nucleo di polizia tributaria , che ha permesso di individuare uno dei due albanesi, nullafacente e senza reddito, ma che al volante di un'auto nuova si muoveva abitualmente tra i comuni dell'entroterra romagnolo.
Le indagini che si sono concentrate quindi sui due albanesi, hanno portato i militari delle fiamme gialle al casolare isolato. La perquisizione del casolare ha inoltre portato al sequestro di una pistola Cz 99 parabellum, un'arma utilizzata dai militari dell'ex Jugoslavia e 100 cartucce. L'immobile e l'auto utilizzata dall'albanese sono state sequestrate. Le indagini sono coordinate dalla procura della Repubblica di Forlì. Nel video l'intervista a Mario Venceslai (Comandante provincia Gdf Rimini)
Valentina Antonioli
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