Due carabinieri del comando provinciale di Rimini indagati per sequestro di persona e abuso d'ufficio. I due militari secondo le accuse (l'indagine è stata attivata d'ufficio e condotta dagli stessi cc di Rimini) l'11 settembre scorso hanno prelevato all'uscita di un supermercato del lungomare una coppia di romeni ritenuti truffatori dediti al cosiddetto gioco delle 3 carte. Dopo aver caricato marito e moglie nell'auto di pattuglia, li hanno portati in un campo di Covignano, e dopo avergli tolto scarpe e documenti li hanno fatto scendere dalla vettura insultandoli e intimando loro di non farsi più vedere a Rimini. La vicenda è emersa perché la donna aveva chiamato al cellulare una cugina mentre veniva prelevata dai due carabinieri e caricata in auto. La donna, infatti spaventata per l'evolversi della situazione, aveva chiamato la parente al telefono dicendo che due militari li stavano picchiando. E poi aveva registrato col telefonino gli insulti. Abbandonati a Covignano i due erano stati recuperati da una seconda pattuglia dei carabinieri allertati dalla cugina. Questa mattina i coniugi sono stati ascoltati dal giudice per le indagini preliminari in un incidente probatorio voluto dal pm, Elisa Milocco, proprio per raccogliere le testimonianze dei due che non hanno fissa dimora in Italia. Difesi dall'avvocato Massimiliano Orrù, i due stranieri hanno raccontato la loro versione dei fatti. I due carabinieri invece sono difesi dall'avvocato Andrea Muratori. A termine dell'audizione il fascicolo è stato riconsegnato alla procura per proseguire le indagini.
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