“E' stata commessa un'ingiustizia”, hanno detto in apertura di udienza, i legali dei ricorrenti. E questi ultimi non sono persone qualsiasi, ma due tra i protagonisti delle cronache mondane: la bellissima Nusat Del Valle Duran Perez – modella venezuelana, e attrice in alcune famose fiction -; e il marito Marco Nerozzi: bolognese residente negli Emirati Arabi. Entrambi sono accusati di riciclaggio, per aver trasferito – presso un istituto di credito del Titano – 1 milione e 757mila euro, e 538mila dollari, ritenuti provento del reato di sfruttamento della prostituzione. Il Giudice inquirente era arrivato a questa conclusione - dopo una segnalazione dell'AIF - per una serie di circostanze: tra queste i precedenti penali di Nerozzi, la genericità delle causali e le ingenti somme movimentate. Ritenendo che la condotta di riciclaggio fosse ancora in corso, aveva quindi ordinato il sequestro delle somme. Decisione poi confermata dal Giudice delle Appellazioni Penali, nonostante il reclamo proposto dalla Difesa. Da qui la scelta, dei legali degli imputati, di rivolgersi al Giudice per la Terza Istanza Penale – Lamberto Emiliani -, per ottenere un dissequestro. Nell'udienza odierna la Difesa ha ribadito i contenuti del ricorso; ritenendo violato – nell'ordinanza – il principio della motivazione. Gli avvocati degli imputati contestano l'esistenza stessa, del reato presupposto. Nerozzi – è stato detto, tra le altre cose – aveva ereditato una grossa somma, dopo la morte dei genitori; mentre la Duran Perez, nel periodo in cui era fidanzata con un facoltoso imprenditore milanese, avrebbe ricevuto cospicue elargizioni. Non di questo avviso il Procuratore del Fisco, secondo la quale il Giudice delle Appellazioni avrebbe ben applicato la legge e la giurisprudenza sammarinese. Lamberto Emiliani si è riservato di depositare la sentenza entro i termini di legge.
Riproduzione riservata ©