C'è del materiale industriale sotto questi teli bianchi, ognuno è un sudario disteso a terra, come ha sottolineato l'artista greco Jannis Kounellis che ha realizzato questa installazione tra il Loggiato e la ex chiesa del Suffragio per i 20 anni del Centro Arti Visive Pescheria di Pesaro. Il progetto è a cura di Ludovico Pratesi.
Ispirato alla realtà industriale della città questa rappresentazione è nata dalla esperienza in alcune industrie pesaresi che l’artista ha visitato. Nel Loggiato un’installazione che lega il soffitto e il pavimento, dando vita ad un paesaggio post-industriale, con una serie di macchinari e ingranaggi appoggiati sotto strisce di lenzuoli bianchi avvolgenti. Dall’alto pendono una serie di altalene che sostengono sacchi di carbone, “come un volo di corvi”, spiega l’artista. Si prosegue nell’ex chiesa del Suffragio che, dopo un importante restauro, ha ritrovato la sua originale pianta dodecagonale.
Per questo spazio, Kounellis ha creato una sorta di rito funebre, incentrato su una rotaia circolare dove scorrono 5 carrelli, simili a quelli usati nelle fabbriche, carichi di cappotti neri da uomo ammucchiati. L’originale convoglio viene trainato da un cavallo da tiro, che si muove al centro del cerchio metallico.
VA
Ispirato alla realtà industriale della città questa rappresentazione è nata dalla esperienza in alcune industrie pesaresi che l’artista ha visitato. Nel Loggiato un’installazione che lega il soffitto e il pavimento, dando vita ad un paesaggio post-industriale, con una serie di macchinari e ingranaggi appoggiati sotto strisce di lenzuoli bianchi avvolgenti. Dall’alto pendono una serie di altalene che sostengono sacchi di carbone, “come un volo di corvi”, spiega l’artista. Si prosegue nell’ex chiesa del Suffragio che, dopo un importante restauro, ha ritrovato la sua originale pianta dodecagonale.
Per questo spazio, Kounellis ha creato una sorta di rito funebre, incentrato su una rotaia circolare dove scorrono 5 carrelli, simili a quelli usati nelle fabbriche, carichi di cappotti neri da uomo ammucchiati. L’originale convoglio viene trainato da un cavallo da tiro, che si muove al centro del cerchio metallico.
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