Una nuova stesura, forse la definitiva, sicuramente l’ ultima per il governo. Approda lunedì in congresso di stato. Dopodiché verrà consegnata alle parti. L’ Esecutivo dovrà dare il via libera e traghettare in porto l’accordo tripartito. Entro la settimana, nonostante la maratona consiliare. L’esigenza di stringere è avvertita da più parti e in questo senso sono andati i richiami al buon senso dei membri del governo. Chissà se la delegazione impegnata nelle riunioni fiume ha estratto l’asso dalla manica, perché i nodi restano: flessibilità e aumenti. Forse sul primo c’è qualche spiraglio in più, con i sindacati che dicono “ non siamo lontani”. Più delicata la questione aumenti contrattuali. Il 3,7 spalmato per il 2009- 2010, sembra confermato. Ora bisognerà vedere in che modo sarà distribuito nel biennio. Gli imprenditori non hanno fatto mistero, nel corso degli incontri, dei timori per l’autunno, per una ripresa economica che potrebbe non essere dietro l’angolo, per questo hanno chiesto che una percentuale degli aumenti venga destinata al fondo per l’occupazione e ammortizzatori sociali.
Nessuno ha la sfera magica e quindi può prevedere l’inflazione da qui ai prossimi anni. per cui la mediazione potrebbe arrivare da un meccanismo che tenga conto di tutte le esigenze: la salvaguardia del costo della vita insieme ai fatturati aziendali.
Nessuno ha la sfera magica e quindi può prevedere l’inflazione da qui ai prossimi anni. per cui la mediazione potrebbe arrivare da un meccanismo che tenga conto di tutte le esigenze: la salvaguardia del costo della vita insieme ai fatturati aziendali.
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