Gli industriali non hanno ancora fatto una valutazione ufficiale sulla nascita del terzo sindacato, ma non si stupiscono di questa nascita. “Si tratta di una novità non da poco – commenta Carlo Giorgi - dopo anni in cui si è consolidata l’idea dei due sindacati uniti nella Csu. Sicuramente – per il segretario Anis – un equilibrio si rompe. Manteniamo rispetto che dobbiamo a chi opera con noi, difende e porta avanti le istanze dei lavoratori”. L’Anis aspetta ora di vedere l’Usl all’opera, ma
l’attenzione è puntata alla situazione politica. “Siamo in momento critico e difficile, la politica le ha tentate un pò tutte, a questo punto approfittiamo della nuova legge e andiamo a votare – chiede Giorgi - trascinare in avanti governi su governi deprime l’immagine del paese”. E questo è un dato oggettivo per gli industriali che lamentano dieci anni di governi a singhiozzo. Il segretario Anis snocciola poi le questioni con le quali il mondo imprenditoriale si trova a combattere: “L’Accordo con l’Italia deve essere di contenuto – dice -. Le relazioni tra i due paesi hanno bisogno di un supporto politico. Sullo smaltimento dei rifiuti industriali si naviga a vista. 8 anni di trattative con l’Italia per arrivare a una soluzione che non funziona”. Entro i primi mesi del 2009 bisogna prevedere un’area di stoccaggio in territorio e “se lo Stato non lo fa, lo faremo noi privati”. “Le pensioni sono un problema reale, siamo indietro nell’efficienza della Pubblica Amministrazione, ritardi che stiamo accumulando e che portano ritardo al benessere dei cittadini”. Giorgi ha poca voglia di scherzare e non nasconde che i prossimi due anni saranno difficili “e anche se abbiamo un nucleo di imprese sano e forte, qualcuno ci lascerà le penne”.
l’attenzione è puntata alla situazione politica. “Siamo in momento critico e difficile, la politica le ha tentate un pò tutte, a questo punto approfittiamo della nuova legge e andiamo a votare – chiede Giorgi - trascinare in avanti governi su governi deprime l’immagine del paese”. E questo è un dato oggettivo per gli industriali che lamentano dieci anni di governi a singhiozzo. Il segretario Anis snocciola poi le questioni con le quali il mondo imprenditoriale si trova a combattere: “L’Accordo con l’Italia deve essere di contenuto – dice -. Le relazioni tra i due paesi hanno bisogno di un supporto politico. Sullo smaltimento dei rifiuti industriali si naviga a vista. 8 anni di trattative con l’Italia per arrivare a una soluzione che non funziona”. Entro i primi mesi del 2009 bisogna prevedere un’area di stoccaggio in territorio e “se lo Stato non lo fa, lo faremo noi privati”. “Le pensioni sono un problema reale, siamo indietro nell’efficienza della Pubblica Amministrazione, ritardi che stiamo accumulando e che portano ritardo al benessere dei cittadini”. Giorgi ha poca voglia di scherzare e non nasconde che i prossimi due anni saranno difficili “e anche se abbiamo un nucleo di imprese sano e forte, qualcuno ci lascerà le penne”.
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