Se da una parte i provvedimenti per l’acquisto di autoveicoli ad uso civile e a basso impatto ambientale hanno dato buoni frutti, dall’altra c’è chi invoca l’installazione in territorio di colonnine di gas metano. Se ne è parlato recentemente nell’ambito di un dibattito pubblico alla Festa Popolare. A San Marino, infatti, non ci sono stazioni di servizio per il rifornimento di metano, nonostante almeno due gestori di stazioni di servizio ne abbiano fatto richiesta. Cosa che obbliga i sammarinesi a recarsi fuori confine - a Novafeltria, Sant’Ermete o Morciano - per fare il pieno.
“Un vuoto da colmare perché – si è detto durante il dibattito al parco Ausa – il metano è nettamente più economico e meno inquinante del gpl”. Il problema era già stato sollevato tempo fa da un gruppo di cittadini attraverso un’istanza d’Arengo, respinta poi dal Consiglio Grande e Generale. “Contemplata finora la possibilità – fa sapere la Segreteria alle Finanze – di provvedere all’alimentazione a metano dei soli autoveicoli statali, ma il gruppo tecnico incaricato di valutare la situazione, ha posto come prima necessità quella di provvedere all’ammodernamento del parco mezzi, ormai obsoleti, e solo successivamente di identificare l’eventuale area dove poter installare distributori di gas gpl, metano e di benzina E85, ma ad uso esclusivo dei mezzi dello Stato e non privati”.
Un altro aspetto, inoltre, differenzia San Marino dall’Italia. Oltre confine le auto a gpl non sono più bandite dalle rimesse sotterranee, purché gli impianti siano omologati secondo il regolamento europeo ECE/ONU. Sul Titano per questi mezzi vige tuttora il divieto assoluto di sosta, segnalato da appositi cartelli all’ingresso, ad esempio, dei parcheggi sotterranei dei centri commerciali.
“Un vuoto da colmare perché – si è detto durante il dibattito al parco Ausa – il metano è nettamente più economico e meno inquinante del gpl”. Il problema era già stato sollevato tempo fa da un gruppo di cittadini attraverso un’istanza d’Arengo, respinta poi dal Consiglio Grande e Generale. “Contemplata finora la possibilità – fa sapere la Segreteria alle Finanze – di provvedere all’alimentazione a metano dei soli autoveicoli statali, ma il gruppo tecnico incaricato di valutare la situazione, ha posto come prima necessità quella di provvedere all’ammodernamento del parco mezzi, ormai obsoleti, e solo successivamente di identificare l’eventuale area dove poter installare distributori di gas gpl, metano e di benzina E85, ma ad uso esclusivo dei mezzi dello Stato e non privati”.
Un altro aspetto, inoltre, differenzia San Marino dall’Italia. Oltre confine le auto a gpl non sono più bandite dalle rimesse sotterranee, purché gli impianti siano omologati secondo il regolamento europeo ECE/ONU. Sul Titano per questi mezzi vige tuttora il divieto assoluto di sosta, segnalato da appositi cartelli all’ingresso, ad esempio, dei parcheggi sotterranei dei centri commerciali.
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