E’ entrato nel vivo del mandato il lavoro dei Commissari straordinari, nominati da Banca Centrale per mettere ordine nella gestione di Banca Commerciale. Otello Carli e Sergio Gemma stanno valutando la correttezza dell’operato, esaminando i libri contabili della banca, le documentazioni relative ai movimenti, i finanziamenti. Stando ad indiscrezioni avrebbero trovato una sorta di disordine amministrativo, una serie di carenze contabili; una situazione cioè non rispondente perfettamente ai canoni previsti. La situazione è ben diversa da altre vissute di recente, e lo dimostra la portata del provvedimento. Una amministrazione straordinaria che non compromette l’operatività della banca, la scelta di confermare la direzione generale, il mancato blocco dei pagamenti, tutto lascia pensare che i rilievi non siano così gravi, anche se saranno i commissari a verificarlo. “L’orientamento – fanno sapere ambienti vicini a Banca Centrale – è quello di rimettere la Commerciale in bonis, nel più breve tempo possibile. Di farla tornare al più presto nell’autonomia gestionale”. Tutto dipenderà dalle condizioni che i commissari ravviseranno nelle loro verifiche. Al momento risulterebbe piuttosto complicata la ricostruzione della documentazione aziendale, e questo è stato il motivo che ha causato l’amministrazione straordinaria. Richieste specifiche erano state avanzate già nel febbraio scorso, all’apertura delle ispezioni, e l’assenza di risposte ritenute soddisfacenti ha portato al provvedimento. Gli azionisti della Banca Commerciale, in una lettera inviata alle redazioni, hanno messo in evidenza la solidità del patrimonio e della gestione. Le irregolarità contestate – hanno precisato – si riferiscono al 2008 – meglio sarebbe stato contestarle ai consiglieri di amministrazione dell’epoca”.
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